Riceviamo e pubblichiamo
Il TAR del Lazio ha dato ragione a chi ha una pensione di invalidità civile (€ 270 mensili) ed a chi percepisce una indennità di accompagnamento (€450 mensili a chi non è in condizione di svolgere autonomamente le funzioni vitali).
Infatti ha sentenziato che questi assegni non fanno reddito per cui non devono essere computati ai fini del calcolo della situazione economica del nucleo familiare (ISEE).
La sentenza, in provincia di Agrigento interessa circa 10 mila persone/famiglie.
Ancora una volta, l’azione dei Governi, sul fermo della indicizzazione (ex scala mobile) delle pensioni superiori a 1.405 euro, sul blocco dei contratti di lavoro nel pubblico impiego ed ora sugli assegni di invalidità civile e di accompagnamento, viene considerata illegittima.
E’ del tutto evidente che si tratta di una sorta di accanimento nei confronti delle fasce deboli della società, visto che trattasi di redditi poveri che non assicurano il soddisfacimento dei bisogni essenziali delle famiglie.
Si constata che mentre i Governi sono cinicamente coraggiosi nel colpire la parte economicamente e socialmente fragile della società, sono colpevolmente indisponibili ad elevare la tassazione nei confronti delle pensioni e dei redditi d’oro e d’argento delle classi privilegiate.
Piero Mangione Pio Capodieci