Anche quest’anno la Valle dei Templi si risveglia dal torpore a suon di Jazz. Torna, infatti, l’Agrigento Jazz Festival, il grande evento estivo promosso dai giovani di Mennulavirdi E20 che la scorsa estate hanno vinto la scommessa di portare alle orecchie di una platea, che più eterogenea non si può, un genere musicale etichettato come “di nicchia” e messo la loro firma indelebile nell’entertainment agrigentino con una prima edizione vincente per pubblico e critica.
Riconfermata location e formula, con un ciclo di live lungo quattro serate ai piedi del Tempio di Giunone, dal 30 luglio al 2 agosto, che vedrà alternarsi artisti di calibro internazionale affermati e pluripremiati. Ma la seconda edizione alza ancor di più il tiro con un cartellone artistico che eccelle per l’originalità delle proposte musicali destinate, come sempre, non solo agli appassionati del genere, ma anche a chi non mastica pane e jazz a colazione.
Una quattro giorni di grande musica che lancia il ritmo del Jazz oltre i luoghi canonici dell’intrattenimento da club in un’ininterrotta jam session con il patrimonio artistico e culturale della Valle.
Scopriamo insieme nel dettaglio il calendario dell’evento.
A rompere il ghiaccio di questa seconda edizione, che prenderà il via giovedì 30 luglio, sarà Laura Lala – Sicilian Quintet in “Siddru Moru”.
Una serata all’insegna di una musica che parla la nostra lingua e affonda le radici nella più viscerale “sicilianità”. I testi di cui Laura Lala è autrice fondono infatti lingua inglese e dialetto siciliano per raccontare storie quotidiane di amori e passioni, di pescatori in mare aperto, di affetti familiari, di preghiere alle muse. La sua esperienza musicale è il risultato di una costante sperimentazione linguistica, è l’incontro sorprendente tra il fraseggio tipico del jazz e la tradizione culturale siciliana. Ad accompagnarla, Sade Mangiaracina al pianoforte, Carmelo Venuto al contrabbasso, Claudio Giambruno al sax e Emanuele Primavera alla batteria.
L’appuntamento di venerdí 31 luglio vede protagonisti Joey Calderazzo al piano, Eric Revis al contrabbasso e Justin Faulkner alla batteria con il “Joey Calderazzo Trio”.
Americano di origini calabresi, Calderazzo si fa presto notare per lo stile spettacolare, in cui si mescolano sapientemente lirismo e profondità a uno swing istintivo e deciso.
Direttamente da Los Angeles e New Orleans arrivano rispettivamente il roccioso e innovativo bassista Revis e il giovanissimo batterista Faulkner, acclamato da tutta la critica internazionale di settore.
Un trio di grande solidità e compattezza che ad Agrigento esplorerà nuovi orizzonti musicali ed elaborazioni armoniche inconsuete.
La terza serata, sabato 1 agosto, si infiamma della contagiosa energia carioca al ritmo del “Fala Brasil –Samba chic”. Anima della formazione è il musicista Vincenzo Palermo, fondatore della storica Associazione culturale – Scuola di samba Fala Brasil e indiscusso mentore della feconda colonia di artisti brasiliani trapiantatisi in Sicilia nell’ultimo ventennio. Accanto a lui una formazione poliedrica composta dal veterano del genere Gianni La Rosa, dal vocalista e fantasista Edimar Macedo, dal drummer specializzato in musica carioca Giampaolo Terranova e dal coroner pianista Gaetano Riccobono. Alle percussioni Angela Renna e Alessandra Micale. Il gruppo, oltre a interpretare un repertorio celebrativo di due grandi figure della storia della musica brasiliana, il poeta Vinicius de Moraes e il padre della musica Bahiana Dorival Caymmi, proporrà anche brani Choro, genere strumentale ampiamente diffuso in Brasile già dal 1800, passando per la bossa nova fino a toccare la World Music brasiliana con punte afro reggae e timbalada.
Gran finale della kermesse, domenica 2 agosto, con il Re italiano dello Scat, Gegè Telesforo sostenuto dagli Urban Fabula featuring Alfonso Deidda.
Artista versatile, grande cultore della musica nera, polistrumentista, compositore e produttore discografico e radiofonico, Gegè Telesforo non ha bisogno di presentazioni; la sua trentennale e strabiliante carriera parla già da sola. Raffinato innovatore della tecnica “scat”, Gegé suona con la voce, improvvisa e riproduce fraseggi strumentali mettendo in campo il ritmo invece che la melodia. Con lui, un trio di fuoriclasse made in Sicily: gli Urban Fabula, con l’esuberante pianista siracusano Seby Burgio, il bassista sciclitano Alberto Fidone e il percussionista gelese Peppe Tringali. Tre anime, tre temperamenti, tre sensibilità musicali che hanno trovato una perfetta sinergia espressiva con un repertorio dalla ritmica solida, fluida e intensa. Al sax special guest della serata Alfonso Deidda con il suo linguaggio musicale elegante e incandescente capace di coniugare classicismi jazz al piú vitaminico funky.
Un evento che anche quest’anno, in sinergia con i partner della manifestazione, si appresta a lasciare un altro segno indelebile nelle estati agrigentine. Per maggiori informazioni e per l’acquisto dei biglietti basta collegarsi al sito www.agrigentojazzfestival.wordpress.com.