Accolti tutti i ricorsi proposti da alcuni studenti agrigentini al fine di poter avviare i propri studi in medicina e praticare una delle professioni più ambite e prestigiose.
Il Consiglio di Stato con la decisione n. 1318/2015 ha accolto il ricorso presentato dall’Avv. Francesco Buscaglia nell’interesse di alcuni studenti agrigentini cui era stato negato il diritto alla frequenza della Facoltà di Medicina e Chirurgia in forza dell’espletamento di test di ammissione viziato da molteplici incongruenze ed irregolarità in violazione del principio di segretezza ed anonimato delle procedure concorsuali, così come già accertato dal TAR per la Sicilia, Sede di Palermo con la sentenza n. 121/2014.
Per come accertato dalla predetta sentenza “dette modalità di svolgimento della prova hanno consentito la conoscenza del codice identificativo abbinato a ciascun candidato prima della compilazione dei questionari, con conseguente rilevante violazione del principio dell’anonimato e possibilità, quanto meno in astratto, dell’alterazione dei risultati della prova”.
Accogliendo le tesi difensive dell’Avv. Buscaglia, il Consiglio di Stato ha ordinato al Ministero dell’Istruzione e dell’Università l’immediata ammissione dei ricorrenti che con apposito decreto ministeriale sono stati già autorizzati a potersi immatricolare per l’anno accademico in corso.
Soddisfatto uno degli studenti ammessi che così ha dichiarato “la decisione del Consiglio di Stato mi ripaga della fiducia che da sempre ripongo nella Magistratura e nelle Istituzioni. Auspico che la stessa possa costituire monito ed esempio a beneficio delle successive classi di studenti”.