Dal 26 al 30 agosto 2015 Agrigento ospiterà numerosi gruppi folcloristici italiani e siciliani in occasione della 18° edizione dell’UFIFEST, un evento annuale promosso dall’Unione Folclorica Italiana, organizzato per la prima volta “nella più bella città dei mortali” e curato da Luca Criscenzo, presidente dell’Associazione Culturale Gergent e consigliere nazionale dell’Unione Folklorica Italiana, e saranno presenti inoltre il Presidente Nazionale Paolo Vidotto e l’intero consiglio direttivo della Federazione.
Le regioni coinvolte saranno: la Calabria rappresentata da “I Peddaroti”, la Campania con “Ri Ualanegli”, il Friuli Venezia Giulia con il gruppo “F. Angelica” di Aviano, la Lombardia con “I frustatori di Ferno”, la Sardegna con il “Gruppo folk San Gemiliano” di Sestu e, immancabilmente, la Sicilia.
I gruppi che metteranno in scena la tradizione siciliana saranno: “Gergent” di Agrigento, “Fabaria Folk” di Favara, “La Corte dei Principi di Aragona”, “Herbessus” di Grotte provenienti dall’hinterland agrigentino, e ancora “Sicilia nù cori” di Campofranco (CL), “I Giovani del Castello” di Vicari (PA), “Avola Folk” (SR) e “Cumpari e Cummareddi” di Val di Militello della provincia di Catania.
La manifestazione si aprirà con la cerimonia inaugurale durante la quale il sindaco di Agrigento Calogero Firetto darà il benvenuto ai gruppi ospiti e darà il via agli eventi e agli spettacoli che si susseguiranno nei giorni successivi. Eventi, performance e sfilate si svolgeranno nel centro di Agrigento e tra gli ulivi e i mandorli del Parco Archeologico “Valle dei Templi”, per la Via Sacra e ai piedi del Tempio di Giunone, ma anche in provincia e precisamente in piazza Cavour a Favara. Giorno 30 agosto gli spettatori saranno invitati a partecipare alla grande serata conclusiva che si terrà nel porticciolo di San Leone per la festa di Maria SS. Assunta.
L’UFI da diciotto anni promuove l’UFIFEST con l’obiettivo di far conoscere le diverse sfaccettature che la cultura italiana possiede per mezzo della musica, della danza e dei costumi e di dimostrare quanto benefico sia non solo rappresentare il passato, le consuetudini, le idee, lo stile di vita della propria terra e ma anche assimilare le tipicità di altri territori. Per tali ragioni, per gli associati e per gli spettatori e simpatizzanti, l’UFIFEST rappresenta uno scrigno in cui sono custoditi tradizione, voglia di fare e di ricercare, inclusione sociale, contrasto della devianza sociale, rispetto per la storia e promozione del turismo.