Tra le pieghe del diario dell’anima ognuno conserva i suoi dolci ricordi. Ricordi felici e meno felici, ma ognuno di loro ha segnato il libro della nostra vita ed è per questo che saranno sempre custoditi in un angolino del cuore.
Come il ricordo di una spiaggia cara a noi agrigentini.
E questo romanzo di Alberto Bartolomeo, MADDALUSA, è un nodo alla gola, un tuffo in quel passato vissuto nella spensieratezza. Ma questo racconto non è solo un ricordo dei bei tempi che furono, ma è anche la storia di un bambino felice che gioca con i suoi coetanei proprio in quella spiaggia, in quei boschi che rappresentano il confine nord e in quel fiume dove si va a pescare.
Questo buonumore è rovinato in parte dalla gravidanza della madre che sicuramente gli toglierà i privilegi, che ha finora, di figlio unico; ma soprattutto del mistero che lega la sparizione di un amichetto al contemporaneo stato confusionale, nel tornare da quel bosco pieno di misteri, di un’altra amica di giochi. Segreti dell’epoca. Segreti che negli anni sessanta erano inconfessabili.
I ricordi sono certezze del passato che non hanno mai un fine.
Un racconto sorprendente.