Si leggono sui social network le gesta dell’amministrazione nella scerbatura e pulizia di diverse zone della città di Agrigento. Non si ha notizia alcuna su una calendarizzazione che va a dire quali zone ed in quali date siano previsti tali lavori, come sottolineato dal capogruppo del PDR, Nuccia Palermo circa un mese fa, c’è chi si lamenta direttamente replicando ai vari post su Facebook, chi ne è completamente estasiato perchè raggiunto fino a sotto casa per opere che poi sono di “ordinaria amministrazione”, c’è anche chi sta zitto, tace ed attende, talvolta invano.
E’ il caso di chi vive in Via Regione Siciliana, zona non dimenticata da Dio ma forse dall’amministrazione, è evidente, sì. La “selva selvaggia” che si è venuta a creare per la mancata ordinaria scerbatura e l’atto sconsiderato di qualcheduno (non si sa per cosa, anche per un apparentemente “innocuo” mozzicone di sigaretta) hanno innescato un incendio come quello avvenuto lunedì sera e che avrebbe potuto causare danni maggiori se la gente del posto non si fosse prodigata a spostare le proprie auto e, con grande senso civico, anche i cassonetti della spazzatura: in una terra dove c’è poco rispetto per tutto ciò che vi è al suo interno, anche della spazzatura urbana e dei suoi contenitori dandogli talvolta incoscientemente fuoco quando ritenuti puzzolenti, questa è anche una notizia degna di nota.
La fortuna, intesa nell’originario significato latino (caso o destino, ndr), ha voluto che il vento abbia spinto il fuoco verso una zona meno abitata che però ha distrutto anche piante tipiche della nostra macchia mediterranea, come le palme nane, e tanta steppaglia abbandonata a sè stessa e che abbonda sui cigli delle strade. E’ mancata la scerbatura, o “deforestazione” che dir si voglia, ma la natura e la colpevole mano che ha dato inizio alle danze del fuoco, ha provveduto a fare, in un certo senso, un pò di pulizia, creando però non poco panico tra gli abitanti della zona. Madre natura e chi ha appiccato il fuoco divenuto incendio, dovrebbero forse essere paradossalmente ringraziati per la “straordinaria” ed improvvisa opera di diserbatura per una zona completamente abbandonata a sè stessa? Dovrebbero sperare gli altri concittadini di vedere dato “lustro” al proprio quartiere con un altro pericoloso incendio?
Allarmati i Vigili del Fuoco, ci si sarebbe aspettati un minimo di tempestività ma, anche in questo caso, la fortuna ha voluto che non vi fosse disponibile alcun mezzo ma, nello stesso momento, il vento ha cessato di alimentare le fiamme ed il pericolo è cessato.
Tanto altro c’è però da fare, dalla scerbatura e rimozione della terra che ha preso il posto di asfalto e cemento alla pulizia di tanti ricordini puzzolenti che, ahinoi, abbondano (è da segnalare che nei giorni scorsi vi è stata la “visione”, per lo stupore, di un operatore ecologico e che ha pulito quanto potuto, presenza rara, è da dire). Manca per taluni concittadini il senso civico e rispetto della cosa pubblica, è chiaro, ma, le foto lo dimostrano, non sono le uniche cose a mancare e, quando questi lavori verranno effettuati, forse la gente potrà dire, finalmente, “Lillo esiste, Lillo c’è”.