“L’Efebo d’Oro non torna a casa. Anche quest’anno, per la seconda edizione consecutiva, sarà celebrato lontano da Agrigento. E l’assessore Beniamino Biondi, uomo di cultura e mente illuminata, cosa ci sta a fare a Palazzo dei Giganti?”. Angelo Vaccarello, consigliere comunale del gruppo “Uniti per la Città”, punta l’indice contro l’esponente della giunta Firetto, reo di non avere fatto nulla, nonostante il suo sbandierato interesse per la cultura, affinché la prestigiosa kermesse facesse il suo rientro nella città dei templi.
“Non è possibile che una realtà, come la nostra, a forte vocazione turistica e ricca di storia e di arte, perda un appuntamento di questo spessore, di questo livello, nel totale silenzio da parte delle Istituzioni locali, nell’indifferenza, imbarazzante, di un assessore inoperoso che ha fatto della cultura il proprio cavallo di battaglia per conquistare una poltrona al Comune di Agrigento. E una volta dentro e una volta in sella – sottolinea ancora Vaccarello – Biondi si sta divertendo a girare, ma a vuoto, e soprattutto a spese dei contribuenti agrigentini. Che delusione – tuona Vaccarello – una grande delusione viste le attese e le aspettative che un talento raffinato, come lui, produce e sollecita nella suggestione della gente. Mi auguro che si metta, per il bene della città, a lavorare seriamente, in linea con i buoni propositi sciorinati in campagna elettorale, e lo faccia a costo zero in coerenza con quanto annunciato alla vigilia delle Amministrative, prima di essere eletto consigliere e poi designato assessore dal sindaco Firetto”- conclude Angelo Vaccarello.
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