foto siculiana 4 novembreSentita e partecipata la commemorazione del Giorno dell’Unità nazionale e delle Forze Armate, tenutasi presso il Santuario del S.S. Crocifisso di Siculiana, in ricordo del 4 novembre 1918, anniversario della vittoria e della fine della Prima guerra mondiale per l’Italia.
La santa messa, in ricordo delle vittime, è stata celebrata dall’arciprete, don Antonello Martorana, alla presenza degli studenti della scuola di Siculiana che, nel corso della cerimonia, hanno letto delle poesie e presentato dei lavori da loro realizzati.
Numerose le autorità civili, militari e religiose presenti, quali il Sindaco, Leonardo Lauricella, i rappresentanti della Giunta Municipale e del Consiglio Comunale, il vice Comandante della locale stazione dei Carabinieri, il Comandante dei Vigili Urbani, Giuseppe Callea, il parroco don Aldo Sciabarrasi e numerosi rappresentanti delle Associazioni locali.
Nel corso della santa commemorazione è intervenuta la Dirigente scolastico, Graziella Fazzi, sottolineando l’importanza della memoria storica e del sacrificio dei nostri compaesani caduti in guerra.
A concludere la manifestazione è stato il Sindaco, Leonardo Lauricella, il quale, dopo avere deposto la corona di alloro presso il monumento dei Caduti, nel corso del suo intervento ha sottolineato: “Oggi, dinanzi a questo monumento, luogo della memoria e della storia, con orgoglio ricordiamo i soldati siculianesi caduti in guerra, che si sono distinti per il coraggio e la dedizione alla Patria; in particolar modo quattro ufficiali furono insigniti per i loro atti di eroismo sul campo con la medaglia di argento al valor militare”.
“Il 4 novembre – ha continuato Lauricella – é quindi il giorno del ricordo ma anche il giorno dell’Unità nazionale e la giornata della Forze Armate, quelle forze armate che ogni giorno si impegnano con coraggio e dedizione ad affrontare sfide ad alto rischio in difesa della nostra sicurezza e per il mantenimento della pace”.
“Il 4 novembre – ha concluso Lauricella – é un giorno per ricordare a tutti noi, nel rispetto delle funzioni che ognuno svolge nella società, che dobbiamo agire nella consapevolezza che ” il senso dello Stato” deve essere presente in ogni nostra azione e in ogni nostro comportamento. Tanto vale principalmente per noi politici chiamati ad amministrare il paese, ma vale anche per tutti i cittadini: vale per gli insegnanti, preti, pensionati, lavoratori, giovani, studenti”.