La Fortitudo Moncada Agrigento sbanca il parquet della Lighthouse Conad Trapani nell’attesissimo derby di Santo Stefano, conquistando la quinta vittoria consecutiva (94-86 dts), il primo posto provvisorio (con Scafati) e ottenendo la qualificazione alla Final Eight di Coppa Italia LNP. Traguardi molto importanti che testimoniano una volta di più la bontà del lavoro svolto fino a qui dalla compagine biancazzurra, che ha condotto per quasi tutta la gara al PalaConad rischiando di sciupare tutto nell’ultimo minuto del tempo regolamentare (dal +6 al 71-71 finale), prima di gestire con personalità il tempo supplementare.
Lighthouse Conad Trapani-Fortitudo Moncada Agrigento 86-94 dts (16-19; 37-39; 53-58; 71-71)
Lighthouse Conad Trapani: Mays 12 (3/6, 1/9, 3/3 tl), Renzi 17 (7/14, 0/1, 3/5 tl), Tommasini 15 (3/6, 0/2, 9/12 tl), Gloria ne, Chessa 6 (1/5, 1/10, 1/2 tl), Molteni ne, Ganeto 14 (3/4, 1/3, 5/7 tl), Viglianisi 2 (1/1, 0/2), Filloy 17 (2/2, 4/8, 1/2 tl), Griffin 3 (0/3, 1/1). All. Ugo Ducarello
Fortitudo Moncada Agrigento: Martin 15 (4/9, 1/3, 4/6 tl), Vai 6 (2/2 da tre), Evangelisti 24 (2/5, 3/6, 11/14 tl), Chiarastella 11 (1/3, 0/4, 9/9 tl), De Laurentiis 10 (4/4, 0/1, 2/2 tl), Saccaggi 13 (1/3, 2/6, 5/6 tl), Morciano ne, Visentin, Piazza 6 (0/3, 2/4), Eatherton 9 (4/8, 0/1, 1/2 tl). All. Franco Ciani
Franco Ciani: “Sicuramente è stata una partita equilibrata, tirata, punto a punto, con grande fisicità e intensità da parte delle due squadre. La nostra bravura è stata probabilmente quella di abbassare i ritmi della partita, tenerla sui 70 punti. Se avessimo lasciato Trapani correre e giocare secondo le sue cadenze abituali noi avremmo fatto fatica, per cui siamo stati molto bravi a mettere le briglie a loro magari rinunciando anche a qualcosa in termini di inventiva. Negli ultimi minuti del tempo regolamentare abbiamo commesso qualche sciocchezza, con scarsa lucidità, e loro sono stati bravi ad agganciare la partita. Credo che poi la nostra intensità difensiva e la capacità di avere la tranquillità di allargare il campo e andare in lunetta ci ha consentito di portare a termine questa autentica battaglia, di straordinario livello. I nostri obiettivi? Lo diciamo sempre: noi vogliamo fare meglio dell’anno scorso in stagione regolare, vogliamo avere un posto in pianta stabile nelle zone alte della classifica. Per quanto riguarda la Coppa Italia, al di là dell’importanza in sé della manifestazione, per noi era importante conquistarla per verificare questa nostra capacità di stare nei piani alti della classifica, cosa che nella passata stagione non ci era riuscita. Credo che questo girone di andata ci abbia dato un segnale importante e positivo sulla nostra maturità”.
Marco Evangelisti: “Sono partite particolari, queste, in cui a livello mentale ti accendi e fai un break, allo stesso modo basta niente per essere ripresi. Nel finale abbiamo commesso errori gravi, che dobbiamo evitare, ma questa è una squadra che si unisce molto di più dopo un errore, che non si è mai abbattuta nelle sconfitte e mai esaltata troppo nelle vittorie. Penso che questa sia la nostra forza, altre squadre magari avrebbero perso la partita oggi. Non ho mai visto da quando gioco a pallacanestro un gruppo come questo, ed è quello che fa la differenza. Abbiamo un allenatore eccezionale, ma qui c’è davvero quel qualcosa in più che in tredici anni di basket io non ho mai trovato. Il campionato? Magari non ci sono favorite chiare ma nemmeno squadre materasso”.