E ora? E’ la domanda che i tifosi dell’Akragas si pongono dopo l’ennesima prova che per usare un eufemismo possiamo definire “deludente”.

Nonostante i cinque nuovi innesti, si è vista una squadra sufficiente per circa 20 minuti di gioco. Poi l’errore sotto porta di Di Piazza sembra aver scatenato una reazione negativa nei biancazzurri che in pochi minuti si sono ritrovati sotto di tre reti. Il Matera affondava la retroguardia akragantina come un coltello incandescente nel burro. Dopo il secondo gol degli ospiti, è saltato tutto. Clamorosa l’indecisione di Maurantonio sulla terza segnatura.

L’unico sussulto lo ha regalato il giovanissimo Di Grazia, appena arrivato da Catania e già entrato nei cuori degli agrigentini che gli hanno riservato applausi a scena aperta al termine del match.

La società è in silenzio stampa. Legrottaglie si dimetterà? Sarà esonerato? Si andrà avanti con lui? Lo sapremo, forse, prossimamente.

La classifica si fa ancora più difficile, ormai, è chiaro, bisognerà puntare ai play out nella speranza di arrivarci nella migliore condizione psicologica e fisica possibile.
L’illuminazione? Con questo chiaro di luna… a che serve l’illuminazione? La società sembra non aver affatto risolto i problemi interni, il presidente onorario Giavarini è in Bulgaria.

Il Comune non può accollarsi un debito con il credito sportivo e non lo realizzerà.

E ora? Prepariamoci a leggere, sul sito della squadra lucana, l’ennesimo attestato di ringraziamento per il trattamento riservato alla squadra e ai tifosi ospiti.
Almeno sugli spalti, l’Akragas è da Serie A.