Riceviamo e pubblichiamo
“Non sono disponibili, o presentano lacune temporanee, i dati delle centraline urbane di Agrigento”.
Con questa deludente, ma attesa considerazione, Legambiente ci comunica a pagina dieci pagina del recente dossier sulla situazione dell’inquinamento dell’aria nei comuni italiani nell’anno 2015 (dossier Mal’aria di città 2016) che la città di Agrigento non può essere inserita nella classifica dei capoluoghi di provincia che hanno superato con almeno una centralina urbana la soglia limite di polveri sottili in un anno. Ma ciò non perché non abbia tale problema (tutt’altro), ma perché i dati non sono pervenuti giacchè le centraline non funzionano.
I dati delle polveri sottili nel 2015 mostrano un peggioramento rispetto agli anni immediatamente precedenti in molte località italiane, ma noi cittadini di Agrigento non sappiamo quale sia la situazione dell’inquinamento atmosferico nella nostra città perché le centraline per il rilevamento delle polveri sottili sono spente da diversi anni.
Si tratta di impianti acquistati con una spesa non indifferente ma poi spenti per la mancanza di finanziamenti regionali da destinare alla manutenzione. Soldi pubblici sprecati, con la conseguenza che la nostra città di fatto non rispetta le norme relative al rilevamento della presenza delle polveri sottili nell’aria. Nessun ente pubblico, nessun funzionario strapagato per tutelare la nostra salute, nessun amministratore che si è presentato ai cittadini con la promessa di garantire i loro diritti si è posto in questi anni il problema di rimettere in funzione le centraline, di affrontare le spese per la loro manutenzione, di farci sapere cosa respiriamo.
Questa indifferenza verso la nostra salute dimostra come assolutamente insensibili siano le persone che dovrebbero assicurare ai cittadini che pagano le tasse le migliori condizioni di vita e di salute.
Eppure ad Agrigento proprio Legambiente è presente con uno dei suoi storici esponenti in giunta e di certo sarebbe legittimo aspettarsi molto di più rispetto al passato, almeno riguardo alla trasparenza dei dati intorno all’elettromagnetismo, all’inquinamento atmosferico, all’inquinamento acustico. Ma il potere evidentemente logora anche gli ambientalisti.
Queste amare considerazioni e questa denuncia, che speriamo venga presa in considerazione dalle autorità competenti, noi del Movimento Cinque Stelle di Agrigento ci sentiamo di presentare ai cittadini alla luce di quanto si attesta nel dossier di Legambiente.
La conclusione ci appare scontata: siamo governati da dilettanti che pensano di salvare la città con qualche vasetto e segando alberi mentre non hanno alcuna idea intorno all’aria che respiriamo, all’elettromagnetismo, all’inquinamento acustico.