“Ettore De Maria Bergler e la Sicilia dei Florio. Dal paesaggismo di Francesco Lojacono al Liberty di Ernesto Basile e Vittorio Ducrot”, edito da Silvana Editoriale, è l’ultimo progetto editoriale di Cristina Costanzo (Palermo, 1982), storico dell’arte.
Il volume, con rigoroso approccio metodologico, presenta opere inedite e testimonianze di valore che documentano la formazione di matrice europea dell’artista siciliano. Ettore De Maria Bergler (Napoli, 1850 – Palermo, 1938) è uno dei maggiori esponenti dell’arte siciliana dell’Ottocento e del Novecento, apprezzato in occasione delle più importanti manifestazioni del periodo come l’Esposizione Internazionale d’Arte della città di Venezia. Allievo di Francesco Lojacono, occupa un posto di primo piano nel panorama della pittura di paesaggio fiorita in Sicilia e non solo, poiché la sua formazione non fu estranea alle scuole di Napoli e Firenze.
Particolarmente felice fu il sodalizio, volto all’integrazione tra estetica e funzionalità, con Ernesto Basile e Vittorio Ducrot, fautori di un’arte nuova e cosmopolita. Tale unione di intenti trova esiti felicissimi nel magnifico ciclo decorativo di Villa Igiea, capolavoro del Liberty internazionale, che contribuì all’affermazione di Palermo come capitale del nuovo stile. Si delinea uno scenario internazionale in cui le ricerche artistiche siciliane, dall’Eclettismo al Liberty, si rivelano in sintonia con l’Avanguardia europea.
“L’autrice rivolge particolare attenzione alla committenza dell’epoca. La ricerca di De Maria Bergler – come afferma Maria Concetta Di Natale nella prefazione al volume – trova degna collocazione nel panorama artistico europeo proprio grazie al mecenatismo di imprenditori illuminati. Il saggio pone in risalto la trama fitta di rapporti d’amicizia e scambi culturali tra l’artista siciliano e alcuni grandi protagonisti del tempo come i Florio, di cui De Maria Bergler fu amico fedele e artista prediletto, incaricato nel 1893 di ritrarre, con l’eleganza unica dei suoi pastelli, Donna Franca. Accanto alla famiglia Florio trovano spazio i Whitaker e altri esponenti dell’alta società siciliana come le famiglie Lanza, Trabia, Cutò, Ziino, Lecerf e Fassini, che lo apprezzavano come ritrattista talentuoso, e i collezionisti degli anni veneziani tra cui si annoverano sovrani, ministi e onorevoli”.
Ed ancora, Gioacchino Barbera scrive nella postfazione al volume: “Se è vero che De Maria Bergler si è cimentato in quasi tutti i generi ed ebbe piena padronanza delle diverse tecniche pittoriche (non solo quindi la pittura a olio ma anche l’affresco, la tempera e il pastello), al libro di Cristina Costanzo va pure riconosciuto il merito di aver dato il giusto rilievo alla sua attività di ritrattista. Dalle prime prove (come non ricordare il fresco ritrattino dello scultore fiorentino Rinaldo Carnielo firmato e datato Firenze 1878?), agli autoritratti giovanili e ai ritratti dei familiari, da quelli a figura intera (e qui vanno segnalati il grande pastello con il ritratto di Giovanna Florio del 1902, i ritratti di Delia e Norina Whitaker bambine o il ritratto della signora Lecerf) fino ai più ingessati e ufficiali di alcuni direttori generali del Banco di Sicilia, De Maria Bergler mette in posa i protagonisti dell’ “età dei Florio”, restituendoci con assoluta fedeltà le fattezze dei personaggi effigiati e al tempo stesso – nelle pose, negli abiti, nelle ambientazioni – il clima di un’intera epoca”.
“Ettore De Maria Bergler e la Sicilia dei Florio. Dal paesaggismo di Francesco Lojacono al Liberty di Ernesto Basile e Vittorio Ducrot” è un libro che declina la figura dell’artista e del contesto in cui ha operato delineando rapporti sociali e geografici, destando e incrementando la curiosità del lettore attraverso lo stile e i contenuti che l’autrice ha deciso di trattare.
Il libro, uscito nel mese di maggio, verrà presentato in varie città siciliane e italiane.