BRUXELLES – Il settantanovesimo congresso dell’Aips (Associazione internazionale della stampa sportiva) ha esaminato lo stato di avanzamento dell’istanza presentata al Parlamento europeo per dare libero accesso a tutti gli eventi sportivi ai giornalisti di qualsiasi mezzo di comunicazione.

Dopo il dibattito che si è tenuto durante il Congresso, i delegati hanno elaborato un documento con tre punti fondamentali:
1) Ogni associazione nazionale della stampa di un paese membro dell’Unione Europea è invitato a contattare i propri rappresentanti al Parlamento europeo, a prescindere dalla loro appartenenza politica, per sensibilizzarli sul problema e per ottenere il loro sostegno.
2) Ogni rappresentante nazionale dell’Associazione internazionale della stampa sportiva europea, compresi quelli di stati che non fanno parte dell’Unione Europea, sono invitati ad informare la AIPS di tutte le violazioni dell’istanza presentata al Parlamento europeo. Ogni restrizione o limitazione dell’accesso a un evento sportivo sarà allegato al fascicolo dell’istanza presentata al Parlamento europeo.
3) Tutte le associazioni della stampa degli altri continenti sono invitate a informare l’AIPS di ogni restrizione o limitazione di accesso ad un evento sportivo nazionale o internazionale, per creare una giurisprudenza di ogni violazione e aumentare la consapevolezza sulle violazioni dell’indipendenza del giornalismo sportivo.

PROMEMORIA sull’istanza

Il 7 ottobre 2014, a Bruxelles, la commissione per le istanze del Parlamento europeo ha dichiarato ufficialmente aperta la procedura per ottenere la libertà di accesso agli eventi sportivi, nonostante la dichiarazione di “non competenza in materia” da parte della Commissione europea. Ciò significa che qualsiasi violazione alla libertà di accesso gratuito per un giornalista ad un evento sportivo potrebbe essere considerato come una violazione della legislazione dell’Unione europea e potrebbe essere denunciato alle autorità nazionali degli Stati membri e al Presidente del Parlamento europeo.
I deputati che hanno ascoltato i tre rappresentanti della AIPS (Iannis Darras, David Naert e Jean-Paul Savart) hanno considerato all’unanimità che le consuetudini commerciali denunciate, in particolare nel calcio, nel rugby e nel ciclismo, sono discriminatorie e incompatibili con la necessaria indipendenza del giornalismo.
Il diritto di accesso agli eventi sportivi nell’Unione europea è solo il primo passo per ottenere una legislazione ad hoc in tutto il mondo. Per ottenere risultati concreti è necessaria una mobilitazione di tutte le associazioni nazionali di giornalisti sportivi.