Quanti di noi hanno sognato di dimagrire senza soffrire, senza limitarci nei cibi che ci piacciono e soprattutto senza rinunciare a piccoli e grandi piaceri della tavola che ci fanno godere la vita. Io per prima, sempre a dieta, sempre in lotta con le calorie, sempre a scrutare la bilancia ogni mattina in attesa di aver perso quel chilo che mi permette di infilarmi i miei jeans preferiti. Superati gli “anta” il peso per me è diventato un chiodo fisso. Mi piace mangiare, mi appaga la vista di un piatto di tagliolini all’astice e godo difronte a un tortino di cioccolato caldo. Fortunatamente non so cucinare, altrimenti ora peserei oltre 100 chili, e quindi a casa mi limito a cibi semplici, ma non riesco a rinunciare ai dolci. Gli attacchi mi prendono soprattutto la sera, quando tutto intorno tace e lo “spirito” ha bisogno di affetto: questo vuoto, spesso e volentieri, viene colmato con pane e nutella.
Vi ho raccontato delle mie difficoltà a rinunciare ai dolci, e soprattutto della mia lotta quotidiana con le calorie, perchè quando ho incontrato il dottor Baiamonte sono rimasta fulminata “sulla via di Damasco”. All’inizio non capivo bene che cosa mi stesse proponendo, anche perché mi ha spedito il suo libro accompagnato da una scatola contente un agnello di pasta di mandorle di 3000 kcal fatto da sua nipote. Poi, dopo aver mangiato tutto il suo agnello sacrificale, e aumentato la mia massa grassa di svariati etti, ho deciso che forse era giunto il momento di capire come
continaure a mangiare tutto ciò che mi piaceva dimagrendo. Non è stato facile per me, leggere il suo libro e capire la sua teoria del metabolismo basale. Ma se anche voi avete la stessa voglia di tornare in forma continuando a mangiare … beh, allora questo è il metodo che fa per voi. Un consiglio: non socoraggiatevi alla vista delle formule troppo complicate e dei calcoli che sembrano impossibili, andate oltre scorrete le pagine, e scoprirete che ognuno di noi ha un metabolismo basale che fa il suo dovere e che, impostato adeguatamente, lo fa per noi, facendoci dimagrire sempre, anche quando dormiamo. Il segreto è tutto qua. Non c’è altro da capire. Quella del dottor Salvatore Baiamonte è una visone innovativa del metabolismo basale: ce lo presenta come “miglior amico” e alleato del nostro organismo. E’ lui che lavora per noi anche quando siamo a riposo; ed è sempre lui che lavora per noi senza che ce ne accorgiamo. O meglio, ne prendiamo coscienza perchè nel frattempo stiamo dimagrendo. In questa dieta lo sforzo fisico non è essenziale, soprattutto se pensato solo come consumo calorico. Nel metodo quello che si attiva è il metabolismo basale che, come una caldaia, brucia tutte le calorie in eccesso facendo perdere peso. Il dottor Salvatore Baiamonte ha messo a punto una visione innovativa della termodinamica statistica, una teoria classica applicata al nostro fabbisogno energertico.
“I principi scientifici della dieta perfetta” è tutto questo. Già nel titolo si comprende la vera missione di questo scienziato, che ha dedicato tutta la sua vita allo studio della salute attraverso una alimentazione adeguata per il nostro modo di vivere, alla nostra corporatura e in base alla nostra età, qualunque essa sia. Nello slogan mangiare bene per vivere a lungo è racchiuso il segreto del dottor Baiamonte che aggiunge: “Tutti gli alimenti che mangiamo sono una fonte inesauribile di ricchezze per la prevenzione e la cura delle malattie, basta conoscere i cibi, e le loro caratteristiche, e mangiare quelli che ci aiutano a vivere meglio”.
A un regime alimentare si chiede di più: un modo nuovo di stare al mondo. E la “ I principi scientifici della dieta perfetta” racchiude questo segreto: non solo un trattato per dimagrire e mantenersi in forma, ma un vero e proprio scrigno che svela ad ognuno di noi, in modo semplice ed efficace, la mappa del tesoro per vivere meglio.
Non solo un percorso alimentare, quindi, ma un vero vademecum che vi seguirà ora e per gli anni a venire. Perché come sostiene il dottor Baiamonte: “Mangiare è necessario, perciò tanto vale farlo bene e con intelligenza”.