“Ad Agrigento si è tornati indietro di 20 anni quando, chi voleva continuare gli studi, era costretto ad andare fuori sede, Palermo, Catania o Messina per chi voleva restare in Sicilia. L’università agrigentina era diventata un punto di riferimento per chi voleva laurearsi senza dover allontanarsi da casa.
Questa chiusura dell’università è un colpo mortale per le famiglie che ambivano a fare continuare gli studi ai propri figli, per la cultura agrigentina e per tutto l’indotto”.
Lo dichiara il coordinatore regionale del SIL, Sindacato Italiano Librai, Alessandro Accurso Tagano che esprime preoccupazione ma allo stesso tempo si augura “che questa chiusura non sia la fine di tutto ma l’alba di un nuovo inizio ed invita l classe politica agrigentina e siciliana ad assumersi le proprie responsabilità ed a risolvere al più presto questa situazione.
Il S.I.L. Sicilia sta vicino alle librerie agrigentine che, oltre al periodo di crisi economica del settore editoriale, stanno subendo questa chiusura dell’università” conclude Alessandro Accurso Tagano.