Il sogno del Canicattì, di tornare nel massimo campionato di Eccellenza dopo 20 anni di attesa, si infrange ai calci di rigore necessari, dopo 120 minuti di gioco.
Determinanti le parate del portiere avolese Scordino, capace di neutralizzare i tiri dal dischetto di Tinnirello e Settecase.
E’ stata una partita dura e combattuta, che ha visto il Real Avola chiudere il primo tempo in vantaggio di due reti (gol di Sirugo e Costa). Nella ripresa, i ragazzi di Falsone hanno raggiunto il pari grazie ai gol di Pirrotta e di Maggio al 95′ e nei supplementari, nonostante la superiorità numerica, hanno sfiorato più volte il vantaggio.