A quanto pare, da tempo, la ditta che fornisce il servizio di refezione scolastica nelle scuole di Aragona, non percepisce le spettanze dovute dal Comune, e di conseguenza decide improvvisamente di interrompere il servizio.
Così, nel silenzio più assordante della minoranza politica aragonese, assopita da un travolgente effetto soporifero – che molto probabilmente svanirà pochi mesi prima vicina della campagna elettorale del 2017 – i bambini aragonesi vengono improvvisamente privati del servizio mensa, che fino al giorno prima non dava alcun segno di interruzione.
Dopo l’accaduto non tarda ad arrivare la rabbia dei genitori: “Siamo amareggiati che dall’oggi al domani il servizio mensa sia stato interrotto senza che nessuno ci abbia dato un adeguato preavviso. Abbiamo saputo che non ci sarebbe stata più la mensa scolastica solamente il pomeriggio prima. Fino al mattino del giorno precedente, i genitori siamo andati al Comune per ritirare i buoni mensa e nessuno degli impiegati hanno fatto cenno che il giorno seguente non ci sarebbe stato più il servizio. Forse, ci hanno scambiati per le pecore che qualche giorno fa pascolavano al campo sportivo, ma in realtà siamo persone, cittadini e contribuenti. Ci piacerebbe sapere il motivo dell’interruzione improvvisa del servizio di refezione scolastica. Molte famiglie sono monoreddito, e ci sono persino padri di famiglia disoccupati, ma nonostante le difficoltà economiche acquistano i buoni pasto pagando al Comune le spettanze dovute. Ci piacerebbe sapere un’adeguata spiegazione dell’accaduto”.