Le telecamere non entreranno in Aula Sollano. Non ci sarà alcuna diretta streaming.
Lo ha deciso il consiglio comunale di ieri sera che ha bocciato la proposta del capogruppo del PDR Nuccia Palermo.

A favore della proposta, si sono registrati soltanto 3 voti favorevoli, (Palermo, Borsellino e Gibilaro), 8 voti sfavorevoli (Vitellaro, Bruccoleri, Falzone, Riolo, Fantauzzo, Galvano, Licata e la neo entrata grillina Monella), 12 astenuti (Catalano, Iacolino, Mirotta, Battaglia, Nobile, Spataro, Urso, Civiltà, Picone, Alfano, Giacalone e Vaccarello) e 7 assenti (Vullo, Amato, Hamel, Sollano, Sanso, Graceffa e Carlisi).

nuccia palermo“Siamo amareggiati per quanto successo ieri in aula Sollano – sostiene Nuccia Palermo – In molti tenteranno di sminuire l’importanza di un regolamento che invece avrebbe permesso alla città di vedere gli atteggiamenti, le proposte e la vera attività che si svolge all’interno del palazzo di città. Non ha senso, a parer nostro, temere i commenti e le critiche del cittadino perché sarebbe come rinnegare coloro che ti hanno dato fiducia al momento delle elezioni”.

“In un momento storico dove il popolo chiede un cambiamento netto alle vecchie logiche di potere, i vari rappresentanti politici avrebbero dovuto cogliere al volo l’occasione di dimostrare alla città non solo la piena trasparenza ma anche il proprio ruolo di servitore della città”.

“Il sentire parlare di paternità come accusa per la presentazione di un regolamento che dalla stessa commissione VI tardava ad arrivare – continua Palermo – ha mortificato la genuinità delle mie intenzioni ma sicuramente non mi ha scoraggiata nel tentare di difendere il diritto all’informazione e alla trasparenza.”

“Pur rimanendo il biasimo per un’occasione perduta – conclude Palermo – comunico alla città che la sottoscritta si farà promotrice, insieme al collega Borsellino e al consigliere Gibilaro unici favorevoli durante la votazione e la discussione di ieri in consiglio, di una raccolta firme che coinvolga direttamente i cittadini e gli dia finalmente voce in capitolo sul diritto di informazione all’interno di aula Sollano”.