Nella splendida cornice della chiesa di San Lorenzo, ad Agrigento, il giornalista Carmelo Sardo – oggi cronista del TG5 – ha presentato, in prima assoluta regionale, il suo nuovo libro “Per una madre”.
L’incontro è stato organizzato da Alessandro Accurso Tagano, titolare della libreria “Il Mercante di Libri”. L’autore ha risposto alle domande della blogger Denise Inguanta e dei presenti, tra intermezzi musicali proposti dal duo Vincenzo Gnoffo-Filippo Alfano, e letture di alcuni passi tratti dal libro, interpretate da Salvatore Di Salvo.
“Quando ho scritto “Vento di Tramontana”, ispirato ad una storia vera – ha spiegato Sardo – mi sono sempre chiesto se quel figlio maschio voluto dal boss a tutti i costi per ridare dignità alla propria esistenza e concepito tra le mura del carcere di massima sicurezza di Favigana, fosse mai realmente nato, cresciuto e cosa avesse fatto da grande. Completando quel libro, era il 2010, ho iniziato ad immaginare una storia che lo vedesse protagonista. Andrà alla ricerca della verità sull’uccisione della madre e scoprirà qualcosa che magari non avrebbe mai voluto sapere. Qualcuno lo definisce “un giallo”, altri un “thriller emozionale”, ognuno, leggendolo, trova una propria chiave di lettura”.
Il romanzo ha già riscosso un grande successo di critica pur senza le luci delle prime pagine delle grandi testate giornalistiche nazionali.
“Stiamo lavorando sotto traccia – ha proseguito Carmelo Sardo – e la cosa che mi ha fatto enorme piacere, non solo per questo libro ma anche per i precedenti, è stato l’aver ricevuto tantissimi messaggi privati, anche attraverso i social, da gente che non mi conosce e che ha apprezzato il mio lavoro”.
Con Carmelo Sardo si è anche parlato del suo “Malerba” che uscirà in Russia mentre è in lavorazione l’edizione giapponese.
“Leggere il mio nome in russo mi ha fatto una certa impressione, mentre la traduzione in giapponese risulta un po’ problematica: come tradurre, per esempio il detto “cu nasci tunnu un po moriri quatratu?”.
Il passo da “Malerba” al carcere duro è stato brevissimo: “Il nostro Paese – ha detto Sardo – è l’unico in Europa dove ancora vige la pena dell’ergastolo. Credo che la normativa vada rivista. Ci sono persone come Giuseppe Grassonelli che hanno trovato riscatto in carcere. Grassonelli si è laureato con 110 e lode e sta prendendo una seconda laurea. Di recente ho incontrato un altro killer, ha ucciso Rosario Livatino, oggi è pentito, ha chiesto scusa al Papa, sta studiando anche lui. Perché non concedere una chance di riscatto a questi uomini condannati al “fine pena mai”?”
Poi Carmelo Sardo, rispondendo alla domanda di Fabio Fabiano, presidente dell’Associazione Culturale Emanuela Loi che ha organizzato l’evento con Alessandro Accurso Tagano, ha voluto specificare: “Non tutti gli ergastolani sono uguali: non possiamo mettere sullo stesso piano le persone che ho appena descritto con Totò Riina che fino a due anni fa è stato intercettato in carcere mentre diceva che avrebbe voluto far fare la fine del tonno al PM Di Matteo”.
Alessandro Accurso è soddisfatto per la perfetta riuscita dell’evento: “Quando ho saputo dell’uscita del suo libro ho subito chiamato Carmelo e per quattro mesi abbiamo organizzato questo momento. Approfittando della presenza dell’assessore Biondi, che ringrazio per essere intervenuto, ho chiesto all’Amministrazione di pensare per il prossimo anno ad una rassegna che coinvolga il centro storico”.
Al termine dell’incontro, Sardo si è concesso agli intervenuti autografando decine di libri.