“Buoni propositi, nobili intenzioni, annunci, proclami. Forse, Firetto dimentica che le elezioni amministrative, ad Agrigento, si sono celebrate più di un anno fa e lui è diventato il sindaco di questa città”.
Parole ironiche, ma trancianti, quelle del consigliere comunale, Pasquale Spataro, dopo avere letto la relazione annuale presentata, con un paio di mesi di ritardo, dal sindaco e adesso approdata in Aula per le valutazione politiche.
“Sono trascorsi più di 12 mesi dall’insediamento e di quel tanto sbandierato cambiamento, rinnovamento, efficientamento della macchina amministrativa – aggiunge Sptaro – non c’è traccia. Anzi, quasi a voler mettere la mani avanti, nelle prime pagine Firetto parla costantemente di Ente a rischio dissesto finanziario e tenuto conto delle notizie drammatiche che quotidianamente arrivano da Porto Empedocle, su cui aleggia concretamente lo spettro del default, non riesco francamente a guardare al futuro di Palazzo dei Giganti con ottimismo.
Ed intanto, l’Aula viene, sistematicamente, mortificata nel suo ruolo istituzionale. Tutti gli atti votati e prodotti, per il sindaco Firetto e la sua giunta si traducono in una sorta di carta straccia. Salvo poi riempirsi la bocca parlando di protagonismo civico. Loro sono certamente dei protagonisti, ma più per i lauti stipendi che portano a casa a fine mese, a fronte di un bilancio anemico e disastrato, che per i risultarti fin qui ottenuti a beneficio della città e dei cittadini. Così come non mi sembra possa essere catalogato nella casistica “protagonismo civico” la nomina dei consulenti esterni, non proprio indispensabili, direi, tenuto conto anche dei conti in rosso. E nelle relazione non si fa minimamente cenno del lavoro prodotto dagli esterni. Ed ancora, è protagonismo civico bocciare una mozione, presentata dal sottoscritto, sull’illuminazione pubblica e sul ripristino del manto stradale in via degli Ulivi, da parte della maggioranza che sorregge il sindaco? Credo proprio di no. E vorrei inoltre chiedere al sindaco: quello delle suore forse non andava bene perché era protagonismo religioso? E’ stato imposto lo sfratto da Piazza Cavour alla comunità Porta Aperta che da anni svolgeva un’encomiabile ed apprezzata attività di volontariato al servizio della famiglie e dei bimbi. Cancellando di fatto l’unica realtà che funzionava in città, il torto è stato comunque fatto alla città, ovviamente. Ed, infine, le Ztl. L’amministrazione attiva, anche su questo terreno, si muove senza alcun preventivo confronto con l’Aula, con le organizzazioni di categoria e con gli stessi operatori del settore. Risultato? Danni e disagi. Ma questo forse non importa a nessuno. Si, perche questa amministrazione – conclude Spataro – naviga a vista, senza programmazione e senza pianificazione”.