Per alcuni consiglieri comunali, i conti degli incassi della sagra della salsiccia non tornano, e chiedono lumi al Primo Cittadino.
Seduta consiliare “infuocata” quella dello scorso 5 ottobre 2016, dove probabilmente, il sindaco dopo quasi cinque anni, ha avuto la prova tangibile e concreta di essere rimasto quasi completamente da solo.
Gli argomenti scottanti su cui i consiglieri d’opposizione hanno incalzato Parello sono stati: da un lato gli “appellativi” utilizzati dallo stesso sindaco nel discorso tenuto in occasione del concerto degli “Zero Assoluto” dove aveva dichiarato “So di dar fastidio alle volpi della politica, ai padrini della politica, agli azzeccagarbugli della politica e ai mestieranti della politica”, e dall’altro la rendicontazione della sagra della salsiccia.
Per alcuni consiglieri, questi appellativi erano rivolti ad alcuni di loro e di conseguenza hanno invitato in maniera perentoria il Primo cittadino, a fare senza indugi i nomi a cui erano riferiti quelle “parole poco ortodosse”.
Polemiche ed offese personali non sono mancate, e il sindaco, dal canto suo, ha ribadito ad alcuni consiglieri che le espressioni “volpi della politica e azzeccagarbugli della politica” non erano riferite ai consiglieri medesimi.
Altro punto dolente è stata l’interpellanza presentata dai consiglieri Cipolla e Bellanca, nella quale si chiedeva la rendicontazione della sagra della salsiccia. Nello specifico i consiglieri in questione, chiedevano lumi non solo sul numero dei biglietti venduti e relativi incassi ma anche sul contributo dei 15000 euro (oramai ritirato ndr) che era stato concesso alla Proloco e che la Giunta sta corrispondendo a titolo personale.
Il consigliere Biagio Bellanca, nonché Presidente del Consiglio, ha chiesto al Sindaco: “quanti panini sono stati venduti, quanti panini sono stati distribuiti e come sono stati contabilizzati gli introiti relativi alla vendita degli stessi”.
Il Sindaco ha replicato che: “Noi non conosciamo l’esatta cognizione di quelle che sono state le entrate. E’ un’esatta cognizione che ha la Proloco”.
Ma per Bellanca, dato che la Proloco non è menzionata nei biglietti venduti durante la sagra, ma è bensì citato l’Assessorato Sport Turismo e Spettacolo, ritiene che sia opportuna al più presto la presenza della stessa associazione al Consiglio Comunale, in modo che chiarisca i passaggi che a dire dello stesso consigliere “Non ci portano a trattare debiti fuori bilancio, ma crediti o incassi fuori bilancio”.
Il consigliere Raimondo Cipolla dal canto suo, ha affermato “Mi viene letteralmente il disgusto pensare che non ci siano dieci euro per comprare una tovoletta per il water della scuola, non ci sono 2 euro per comprare i rotoloni e darli alle scuole ed inoltre la mensa parte a novembre. E allora noi ci prendiamo la briga di prendere 15000 euro e darli così alla Proloco? E poi, arriva un Dirigente, e dà 15000 euro così, senza alcuna rendicontazione come per legge”.
Cipolla, in qualità di consigliere comunale spiega “Ho il dovere di dire questo, perché io ho chiesto un contributo per i cittadini che non potevano nemmeno pagare le bollette, e poi arriva qualcuno, che ha fatto la sagra della salsiccia, e non si sa se: l’abbia pagata il comune, non si sa quali siano stati i contributi e se i contributi li abbiano dati alla Proloco. Avrei gradito che oggi fossero stati presenti il Dirigente, il Ragioniere e il Revisore dei Conti e invece se ne sono andati tutti.”