“Porto Empedocle in dissesto. Non possiamo permettere che Agrigento faccia la stessa fine.”
Sono queste le prime parole del Capogruppo del PDR (Sicilia Futura), Nuccia Palermo, all’indomani dalla dichiarazione di dissesto del Comune di Porto Empedocle.
“La dichiarazione di dissesto votata all’unanimità dal consiglio comunale è un altro importante campanello d’allarme che deve preoccupare il comune di Agrigento ed in particolar modo il consiglio tutto il cui ruolo è di controllo prima ancora che di indirizzo. Un comune, quello di Agrigento, che ancora non ha un bilancio previsionale e che naviga a vista”.
“Non possiamo non sottolineare che lo stile di questa amministrazione è quello di una società a nome collettivo – continua il Capogruppo Palermo – ovvero una presenza che amministra senza tener conto del confronto e quindi tecnicamente ostacolandone il possibile controllo”.
“Porto Empedocle è colato a picco e purtroppo questo segna il fallimento politico-amministrativo di colui che ha amministrato in questi lunghi anni la città marinara.”
“Dove sono finiti i soldi relativi all’avanzo d’amministrazione dichiarato dal Sindaco Firetto il 2 Maggio 2015? Che fondatezza avevano le sue parole mentre dipingevano un comune sano e florido grazie alla sua guida? Ma soprattutto come è possibile continuare a porre fiducia su di un Sindaco le cui parole, pronunciate durante l’atto di congedo mentre lasciava le chiavi di Porto Empedocle per prendere le chiavi del Comune Capoluogo di Provincia, sono state smentite dai fatti e da quanto dichiarato dai massimi organi del comune da lui per 9 lunghi anni amministrato?”
“In qualsiasi altro paese – continua il Capogruppo di Sicilia Futura, Nuccia Palermo – l’atto dovuto, per rispetto verso le due città coinvolte, sarebbe quello di presentare le dimissioni del mandato, a prescindere da quanto sentenzierà la Corte dei Conti, proprio perché il fallimento di Porto Empedocle segna inesorabilmente il fallimento politico di chi lo ha amministrato”.
“Purtroppo – conclude Nuccia Palermo – la scorsa notte, quella famosa dichiarazione di dissesto, ha distrutto il sogno di rinascita e di cambiamento che l’immagine del Sindaco Firetto portava con se segnando due città che oggi non possono più far finta di ignorare quanto accaduto. Auspichiamo, dunque, le immediate dimissioni”.