La vittoria dell’Akragas in campionato è ancora rimandata. L’ultimo successo risale al 25 settembre, contro il Catania. Dopo soltanto pareggi, la maggior parte interni, contro dirette concorrenti per la salvezza.

Il Melfi ultima in classifica era la peggiore squadra che si potesse affrontare in questo momento. La squadra di Di Napoli doveva vincere ma così non è stato.

LA CRONACA

Al 3′ minuto il Melfi sfiora la rete sugli sviluppi di un calcio d’angolo con Defendi che non riesce a deviare verso la porta un cross di Gammone.
All’8′ ci prova Gomez dalla distanza, ma la palla esce al lato.

Il Melfi gioca meglio e sfrutta le fasce laterali, soprattutto sul versate destro presidiato da Salandria che tende ad attaccare e soffre le sovrapposizioni degli avversari.
Al 19′ ci riprova GOmez sempre dalla distanza ed impegna Gragnanielli che si salva in angolo. Dalla bandierina, arriva il vantaggio biancazzurro con Cazè che devia in rete da pochi passi.

Il pareggio arriva soltanto un minuto dopo con De Vena che approfitta di una incredibile indecisione della difesa akragantina.
Al 32′ è ancora il Melfi a rendersi pericoloso con una conclusione dalla distanza di Bruno che sorvola di poco la traversa.
Al 38′ Gomez fa gridare al gol ma la sua punizione si stampa sulla traversa e rimbalza sulla linea.

In pieno recupero Zanini, servito da Gomez, si fa respingere il tiro da Gragnaniello.
Nella ripresa, il primo sussulto arriva all’8′: Marino raccoglie un cross dal fondo di Longo ma il suo colpo di testa colpisce la parte superiore della traversa.
Al 19′ ancora Akragas vicina al gol, ma Coppola conclude debolmente da pochi passi e Gragnaniello si salva in angolo. Sul tiro dalla bandierina il colpo di testa di Cazè finisce alto.

Il Melfi gioco di rimessa e al 22′ sfiora la rete con Obeng che manda al lato una ghiotta occasione.

Di Napoli tenta la carta Garcia al posto di Cocuzza, fischiato dal pubblico, e Palmiero per un discreto Longo.

Al 35′ Foggia cicca clamorosamente la deviazione vincente dopo la respinta di Pane.