“Il Convegno di Studi Pirandelliani dev’essere tutelato quale patrimonio nazionale”.
A sostenerlo è l’amministratore del Distretto Turistico Valle dei Templi, Gaetano Pendolino, il quale sottolinea come “sia assurdo che ogni anno dopo un’organizzazione così complessa ed accurata da parte del CNSP si debba rischiare il suo regolare svolgimento per carenza di risorse. La cultura crea sviluppo e mette in moto l’economia: ne è uno dei migliori esempi il Convegno, che ogni anno ha fatto giungere ad Agrigento da 600 a 800 persone, tra docenti, studenti e accompagnatori. E’ un appuntamento annuale che ha coinvolto in 53 anni migliaia di famiglie, in modo diretto e indiretto, generando un passaparola nella promozione della destinazione Agrigento-Valle dei Templi che non ha pari, rispetto a qualsivoglia campagna di comunicazione. Il Centro studi, orfano di Enzo Lauretta, deve avere intorno garantita una cortina di protezione, a partire da Agrigento, città natale di Luigi Pirandello, fino a Palermo e Roma, da parte di istituzioni e imprese, per affermare in modo corale la volontà di mantenerlo nella Città dei Templi e di rilanciarlo al pari di altre iniziative culturali di primo piano che si svolgono ogni anno nel nostro Paese”.