Sarà assegnato a Pietro Bartolo, medico di Lampedusa, impegnato con zelo e dedizione da trenta anni a curare i Lampedusani e gli immigrati, il Premio Internazionale “Telamone per la Solidarietà”, nell’ambito della quarantesima edizione della Rassegna “Telamone”.

A consegnare il premio sarà, con probabilità, Sua Eminenza il Cardinale Francesco Montenegro, arcivescovo di Agrigento, presidente della Caritas, annoverato tra i membri del Pontificio Consiglio per i migranti e del Pontificio Consiglio “Cor Unum” per la solidarietà. La significativa cerimonia si svolgerà sabato, 26 novembre 2016, ore 17.00, nella Sala Zeus del Museo Archeologico Regionale “Pietro Griffo”, Valle dei Templi. Il prestigioso premio, ideato e organizzato da Paolo Cilona, presidente della Rassegna e del Cepasa, rileva come il medico Bartolo si sia sempre prodigato a favore dei sofferenti con ammirevole slancio e grandissimo coraggio, per salvarli da situazioni tragiche.

“Il suo lavoro, afferma il presidente Paolo Cilona, è intessuto di quell’ umanesimo che evidenzia tanto amore per i disperati, donando speranza in un futuro più sereno. Tutto ciò è in sintonia con il carattere umanitario del Telamone”. Sarà, altresì, donato il libro di Giuseppina Mira “È tornato Francesco”, dedicato a Papa Bergoglio, la cui presentazione è di Paolo Cilona, e sarà letta una poesia ivi inserita, che dà risalto alle vicende dolorose degli immigrati, con l’auspicio che la testimonianza di solidarietà di Pietro Bartolo illumini i cuori, per diradare il buio dei tempi attuali.

“Nell’Anno della Misericordia, dice Paolo Cilona, il medico di Lampedusa rappresenta la tolleranza e l’integrazione, cui ci richiama Papa Francesco, e la ricerca del bene, cui si è sempre ispirato il Premio Telamone”. Riconoscimento, dunque, meritatissimo a Pietro Bartolo, il medico di “Fuocoammare”, tra i protagonisti del film di Gianfranco Rosi, Orso d’oro a Berlino 2016 e candidato per l’Italia agli Oscar.