Il presidente dell’Akragas, Silvio Alessi, avendo appreso con grande rammarico la volontà del Presidente onorario, Marcello Giavarini, di rivedere la sua posizione societaria, ritiene doveroso dare atto allo stesso Giavarini del suo grande impegno concreto non solo economico, nei confronti della società.
Alessi afferma: “Grazie a Giavarini la squadra lo scorso anno ha salvato la categoria e si è potuta iscrivere all’attuale campionato di Lega Pro. E sempre grazie al suo impegno, condiviso in parte anche da me, ha permesso la sopravvivenza della società per tutto lo scorso anno fino ad oggi. Nei giorni scorsi avevo annunciato le mie dimissioni per motivi personali, ricordando che sono stati cinque anni meravigliosi conditi da grandi sacrifici sia economici che personali alla guida della mia squadra del cuore. Pensavo che la mia avventura nell’Akragas fosse arrivata al capolinea e confidavo di lasciare le redini della società a chi la vuole veramente bene come me. Francamente questa decisione di Marcello Giavarini mi ha spiazzato e sono stato costretto a rimandare la mia decisione in quanto, per l’amore che nutro nei confronti dell’Akragas, non me la sento di lasciare tutto adesso.
Dunque, la mia volontà di rimanere al timone dell’Akragas può definirsi a termine. Ho deciso di rinviare la mia decisione di almeno due mesi per cercare di valutare bene il da farsi e risolvere alcune problematiche. Sono disponibile ad incontrare nuovi imprenditori disposti ad entrare in società.
Il mio obiettivo personale è quello di cercare di salvare questo titolo e questa società, cosa che ho già fatto la prima volta 5 anni fa, la seconda l’anno scorso a dicembre e che mi auguro riesca a fare per la terza volta. Però questa volta non dipende solo da me, da solo non potrei assolutamente continuare questa meravigliosa avventura, pertanto prenderò in considerazione e verificherò nei prossimi giorni la possibilità di eventuali nuovi ingressi in società. Pertanto invito la classe imprenditoriale agrigentina e non a farsi avanti per il bene dell’Akragas.
Penso fortemente che questa squadra sia patrimonio della città e della provincia di Agrigento e sono fermamente convinto che non va lasciata morire senza provare almeno di trovare una cura adeguata affinché tutti, me compreso, non dovessimo avere sulla coscienza la fine di un grande sogno, a cui ho dedicato questi ultimi cinque anni della mia vita.
Mi riferisco sia a tutte quelle persone che in questi anni ci sono stati affianco condividendo delle grandi emozioni, a quelle che non hanno creduto a questo grande progetto e che ora possono dare tanto per la squadra e la città, ai tifosi e quanti amano l’Akragas come me. Punto fermo di tutto quanto sopra è la fiducia incondizionata nei confronti dell’Amministratore delegato, Peppino Tirri, che ha svolto e svolge tuttora la sua mansione con grande impegno e professionalità. A Tirri darò un ulteriore e gravoso onere di verificare anche lui la possibilità di avvicinare nuovi soci alla causa di questa società e confermare così, ancora una volta, l’amore e l’attaccamento dimostrato in questi anni.
Voglio, altresì, ribadire con fermezza la mia delusione per le ultime prestazioni della squadra. I giocatori sono gli stessi che hanno fatto bene ad inizio di campionato con la vittoria di Catania ed il pareggio a Foggia. Evidentemente ci sarà qualcosa che non funziona e un diverso approccio alle partite.
Ribadisco che da adesso in poi vi sarà tolleranza zero e tutti i giocatori sono in discussione. Rinnovo la fiducia all’allenatore, Raffaele Di Napoli, che sta lavorando con dedizione e professionalità, con il materiale umano che ha a disposizione. Il mio augurio è che a Caserta e successivamente in casa con il Cosenza, la squadra possa invertire questa rotta negativa. In caso contrario, dalle prossime partite, saranno presi seri e definitivi provvedimenti. E chiaro che nell’ipotesi di un rilancio societario, cosa che mi auspico con grande fiducia, dovremo rafforzare la squadra con almeno quattro innesti che ci permetteranno di ottenere il nostro dichiarato obiettivo principale che è la salvezza in Lega Pro. Per concludere invito tutti a mantenere bassi i toni e permettere, alla società che rappresento, di lavorare serenamente per la soluzione del problema e ai ragazzi di superare questo brutto momento agonistico. Forza Akragas.”