“Ancora una volta la terza commissione viene bloccata nello svolgimento dei suoi lavori grazie all’assenteismo abituale, dimostrabile dai registri, di gran parte dei suoi componenti. Cosa ancor più grave è che questa volta l’assenza ingiustificata e senza richiesta di sostituzione ha bloccato la III commissione che per tali comportamenti, non raggiungendo il numero legale, è stata impossibilitata a dare parere sul PUMS”.

A denunciare per l’ennesima volta la poca affezione al ruolo di consigliere comunale di alcuni dei propri colleghi di Aula Sollano è il Capogruppo di Sicilia Futura e membro della III commissione permanente, Nuccia Palermo.

“Abbiamo sentito più volte parlare di rinuncia al gettone – commenta Palermo – ma sarebbe il caso di ricordare ai consiglieri, che tanta pubblicità fecero per il loro gesto, che la rinuncia al gettone non implica la rinuncia al lavoro per il quale il cittadino lo ha votato e del quale dovrebbero dar conto proprio all’elettore. Piera Graceffa, ad esempio, è ormai un’ abitue’ del salto alla commissione pur non essendo questa una disciplina olimpica. A seguire anche il collega Sanzo, più presente rispetto alla collega ma sicuramente non amante delle sostituzioni volte a permettere ai colleghi di lavorare”.

“La scenetta alla quale abbiamo assistito questa mattina – insiste ancora Nuccia Palermo – ha dello scoraggiante se pensiamo che dei 3 assenti di oggi due fanno parte della stessa corrente politica volta alla rinascita. Una rinascita della quale lo stesso Capogruppo non sembra essere messo a conoscenza visto che proprio Vincenzo Licata in presenza dei colleghi si è rammaricato per tali atteggiamenti”.

“Comunichiamo fin da adesso che chiederemo alla Presidenza del Consiglio, che è l’organo preposto al buon funzionamento dei lavori, di effettuare un richiamo formale a coloro che mancano di rispetto all’impegno profuso dai colleghi – conclude il Capogruppo di Sicilia Futura – e che presenteremo un emendamento al regolamento del Consiglio Comunale in modo da prevedere la giustificazione formale delle assenze nonché la riduzione del numero consentito di assenza da 6 a 3 sedute consecutive pena la decadenza”.