Riceviamo e pubblichiamo
Ripiomba nel silenzio assoluto la vertenza Porto Empedocle.
Dopo la convocazione del consiglio comunale straordinario, consiglieri e amministratori si sono assopiti, probabilmente pensando, a torto, che il loro compito si esaurisse con gli interventi nell’assise.
La lentezza della politica, fa a pugni con l’emergenza dei lavoratori, dei cittadini e dell’intera collettività, che richiedono un cambio di passo.
Probabilmente mancano le idee, l’esperienza, ma in quel consiglio comunale alcune proposte ci sono state.
Dalla necessità di un tavolo tecnico urgente che incontrasse i vertici della ex Italcementi per chiedere il progetto industriale per Porto Empedocle e la bonifica delle aree non utilizzate, che porterebbe tanto lavoro, alla istituzione di una commissione di indagine ambientale, necessaria alla luce delle dichiarazioni dell’amministrazione che lamentava un alto tasso di malattie e inquinamento.
Definire il progetto Porto Empedocle, programmare linee strategiche per attrarre investimenti (vedi i patti attuativi del Masterplan per il mezzogiorno) e far fronte alle numerose emergenze, acqua, rifiuti, bonifiche e dissesto idrogeologico, deve essere la missione dell’amministrazione comunale.
L’area industriale di Porto Empedocle, rischia di restare fuori dalle risorse disponibili 5,7 miliardi previsti per la Sicilia nei Patti regionali già siglati.
Lavoratori e cittadini sono stanchi di performance sui social network e polemiche continue, il tempo è scaduto è arrivato il momento di mettere in campo impegno e conoscenze insieme alla capacità di creare aggregazione su interessi specifici di interesse collettivo.
Pertanto allo scopo di stimolare le azioni dell’amministrazione comunale per accedere ai fondi nazionali ed europei e concentrarsi sulla realizzazione di progetti esecutivi, chiediamo con la massima urgenza la costituzione di un tavolo tecnico urgente che coinvolga le organizzazioni sindacali dei lavoratori e altri attori sociali interessati allo sviluppo industriale, nonché le istituzioni del territorio.