“In una città a prevalenza culturale come Agrigento che, con la sua Valle dei Templi e il suo Centro Storico, riveste un ruolo importante nel patrimonio turistico-culturale- paesaggistico non solo in Sicilia, ma in Italia e nel resto del mondo, le persone nominate in seno al Consiglio del Parco dovrebbero essere di elevato spessore culturale, proprio come previsto dalla Legge 20/2000. Anzi, doveva assicurare governo, competenza e rappresentatività. Queste tre condizioni dovrebbero essere assicurate dalla presenza di esperti nelle diverse discipline (archeologia, paesaggio, geologia, economia, agronomia), dalla presenza dei dirigenti regionali (il presidente e il direttore del parco, nonché il soprintendente), dei rappresentanti degli enti locali (sindaco, presidente Camera di commercio, presidente della Provincia).
E’ evidente che tutto questo è venuto meno dalla nomina solamente di dirigenti regionali privi delle caratteristiche di cui sopra.
Quindi non dobbiamo stupirci se la Sicilia e Agrigento ricoprono gli ultimi posti per numero di lettori e per numero di librerie esistenti nel territorio“.
Lo dichiara il Coordinatore Regione Sicilia S.I.L. (Sindacato Italiano Librai e Cartolibrai), Alessandro Accurso Tagano.