“Ci dispiace che abbia maturato questa scelta. Il suo equilibrio e la sua esperienza erano un patrimonio apprezzato dall’intera Aula”.
Il gruppo “Uniti per la Città” valuta gravi, dal punto di vista politico, le dimissioni rassegnate da Raffaele Sanzo che ha deciso di abbandonare il Consiglio comunale di Agrigento.
“Il fatto che un incallito firettiano della prima ora, come lui, si sia tirato fuori dall’Assise e quindi dalla coalizione governativa – affermano i consiglieri di opposizione Gerlando Gibilaro, Angelo Vaccarello, Marco Vullo e Giuseppe Picone – conferma ormai un evidente disagio, un costante malessere e una profonda frattura all’interno della maggioranza che continua, inesorabilmente, a perdere pezzi. Tra l’altro il sostituto di Sanzo, al quale rinnoviamo stima e apprezzamento, se verrà conferma l’indiscrezione, non andrà a sedere tra i settori che sostengono il sindaco. Non è comunque una questione di numeri o di semplice somma aritmetica – si affrettano a precisare i 4 consiglieri del gruppo “Uniti per la Città” – la lettura va, infatti, indirizzata sui contenuti e sulle dinamiche in corso. E lo scenario che si sta delineando dentro Aula Sollano certifica e sentenzia come la nostra fresca scelta, di passare dall’altra parte dello steccato, non sia casuale o solitaria. Ma è dettata da una linea di condotta firettiana che chiude le porte al dialogo, al confronto e alla democrazia. E chi ha la forza e il coraggio di non farsi abbagliare dalla potenziale posizione di comodo – evidenziano – non può che, con lucidità, tirarsi fuori, come abbiamo fatto responsabilmente noi. E l’emorragia non è finita qui.
Le acque agitate in casa Pd lasciano intuire clamorosi sviluppi in vista. Anche perché le recenti dichiarazioni di Gerlando Riolo hanno sì irritato i vertici cittadini e provinciali del partito, tant’è che hanno annunciato subito un momento di confronto e di chiarimento, ma, crediamo noi, avranno infastidito pure la sua collega di banco, Angela Galvano, e il consigliere firettiano Nino Amato. Ci riferiamo alle critiche mosse dall’assessore in ordine alla destinazione dei fondi che riguardano i servizi sociali. Riolo, nel corso dell’ultima seduta di Consiglio, ebbe a dire che prima si faceva clientelismo con l’erogazione di contributi a pioggia. Ebbene, i precedenti assessori al ramo – precisano Gibilaro, Vaccarello, Vullo e Picone – corrispondono ai nomi di Galvano prima e di Amato poi, in azione sotto la sindacatura Zambuto targata Pd. Insomma da qui a breve le carte in tavola potrebbero ancora cambiare, con le opposizioni sempre più ampie e solide, anche in considerazione della sottolineatura, appena di qualche giorno fa, dei consiglieri di Forza Italia, Spataro, Giacalone e Civiltà, i quali hanno smentito categoricamente qualsiasi ipotesi di ingresso nella maggioranza. E allora forti di queste rinnovate fila – concludono i 4 consiglieri del gruppo “Uniti per la Città” – è arrivato il momento che i partiti antiFiretto marcino insieme per avviare una nuova stagione politico-amministrativa al Comune di Agrigento, all’insegna della buona politica e nell’interesse esclusivo dei cittadini, attraverso anche un’azione più incisiva e proficua dentro i competenti organismi istituzionali, attualmente non proprio in linea con il rispetto della rappresentanza democratica”.