L’ex sindaco di Agrigento e senatore, Calogero Sodano, interviene a seguito del perpetuarsi incontrollato in città della consuetudine di affiggere manifesti funebri innanzi agli ingressi o ai prospetti degli edifici pubblici, dei siti turistici, finanche del Comune.
Calogero Sodano ricorda di avere a suo tempo debellato tale pratica poco opportuna e decorosa allorchè nell’autunno del 1995 emise un’ordinanza, ancora in vigore, sul riordino delle pubbliche affissioni. Si tratta di un’ordinanza che ha posto un freno a tale genere di affissioni anche in
via Atenea, e le cui sanzioni per i trasgressori già all’epoca sono state particolarmente severe, fino a 500mila lire. Lo stesso Sodano afferma:
“Nulla vieta che l’omaggio con i manifesti ai propri morti sia reso all’interno degli uffici, ma non, invece, all’ingresso, tra utenti e turisti. Ciò non accade in nessun’altra città d’Italia. E’ doveroso un rimedio da parte di coloro che amministrano la città e gli enti pubblici, e da parte di coloro che lavorano a riscontro del rispetto delle ordinanze sindacali”.