“Da un lato il sindaco di Agrigento non perde occasione, in questi giorni, di guadagnare la scena per omaggiare Pirandello, per il quale ricorrono i 150 anni dalla nascita, dall’altro però lo stesso Firetto si rende protagonista di scene di degrado che mortificano proprio l’immagine del Premio Nobel”.
Ad evidenziare il paradosso, tutto pirandelliano, è il consigliere comunale, Marco Vullo, dopo avere visto, con i propri occhi e fotografato, quanto avviene all’imbocco della stradina che porta alla Casa Natale del drammaturgo.
“Ci sono cumuli di rifiuti per terra che lasciano senza parole – aggiunge l’esponente del gruppo “Uniti per la Città” – è la responsabilità, in questo caso, è solo e soltanto dell’amministrazione comunale. A determinare, infatti, questo avvilente panorama è stata la scelta, scellerata, del sindaco e dell’assessore al ramo, i quali, per dribblare l’eccessivo carico di spazzatura proveniente da chi, nella vicina Porto Empedocle, non ben digerisce l’avvio della differenziata, hanno deciso di rimuovere da quella zona i cassonetti. Non è così che si agisce – prosegue Vullo – andavano piuttosto individuate altre soluzioni, senza creare, tra l’altro, disagi ai cittadini e agli esercizi commerciali, lasciati al loro destino, nonostante paghino le tasse e anche profumatamente. Per non parlare dei visitatori e dei turisti che, in queste giornate di celebrazioni, si recano in contrada Caos, in località Villaseta. Altro che estetica, altro che bellezza – conclude Vullo – la città di Agrigento né cambia, né rinasce. Sembra invece avere ingranato irrimediabilmente la marcia indietro”.