Il prossimo campionato di Lega Pro (o Serie C, così dovrebbe chiamarsi), vedrà protagoniste ben 6 squadre siciliane.
Tutte, o quasi tutte, sono alle prese con vari problemi organizzativi in vista degli imminenti adempimenti cui ottemperare per iscriversi al campionato.
TRAPANI
I granata tornano in “terza serie” dopo quattro bellissime stagioni in Serie B. Al di là degli aspetti giudiziari che hanno coinvolto la famiglia Morace, la società continua ad essere ben salda e pronta a ripartire. Lo stesso presidente, Vittorio Morace, nei giorni scorsi ha voluto rincuorare i tifosi e li ha esortati a proseguire insieme il percorso con “amore e passione”.
La società starebbe pensando a piazzare alcuni suoi gioielli, molti dei quali meritano categorie superiori, con grandi possibilità di far cassa.
Intanto il Trapani Calcio si è aggiudicato il premio “miglior terreno di gioco – campi sintetici”.
SIRACUSA
I “Leoni” sono reduci da una eccezionale stagione. Da matricole hanno concluso il campionato al 6° posto in classifica e la società è pronta alla nuova stagione. Nei giorni scorsi è stato presentato il nuovo DG Iodice ed è stata lanciata la nuova campagna abbonamenti. Per la guida tecnica, il presidente Cutrufo ha annunciato un prossimo incontro con Sottil e Laneri (per il quale nei mesi scorsi sembravano aprirsi le porte del “Renzo Barbera” di Palermo). “Una formalità” ha detto il presidente anche se ha già in serbo un “piano b”.
CATANIA
“Fosse anche l’ultima cosa che faccio nella mia vita, riporterò il Catania in Serie A. Il problema nostro è uscire fuori dalla C. La B è già diversa”. E’ uno stralcio delle dichiarazioni rese da Antonio Lo Monaco, Direttore Generale del Catania. L’impresa è ardua e anche la situazione economica del club (“Tre anni fa il Catania era in Serie A, ora in Lega Pro e quasi fallito”) non è delle migliori. C’è anche il nodo allenatore da sciogliere, tanti i nomi accostati al club rossazzurro. Situazione da rivedere presto.
MESSINA
La società di Franco Proto ha appena ricevuto un nuovo deferimento per il mancato pagamento degli stipendi ai suoi giocatori. L’inadempienza si riferisce alle mensilità di novembre e dicembre 2016. Se l’ACR dovesse soccombere dinanzi al Tribunale Federale, arriverebbero dei punti di penalizzazione da scontare nel prossimo campionato. Per il legale si tratta di un deferimento formale per il quale non ci saranno conseguenze.
Intanto l’ambiente sta provando a mobilitarsi per sottoscrivere il maggior numero di abbonamenti in vista del prossimo campionato. Nei giorni scorsi Lucarelli ha salutato tutti, dunque si può affermare che anche per la società peloritana, c’è ancora da lavorare.
SICULA LEONZIO
L’euforia della meritata promozione non è stata ancora smaltita. Il presidente Leonardi (che in 4 anni ha portato la società dalla Promozione alla Lega Pro) a giorni annuncerà il nome del nuovo tecnico (in pole position ci sarebbe l’ex akragantino Pino Rigoli) mentre, con molta probabilità, la squadra potrebbe essere costretta ad emigrare al Cibali di Catania in attesa di adeguare lo stadio “Angelino Nobile”.
AKRAGAS
Tutto tace. Dal club nessuna comunicazione ufficiale, solo “rumors” che vorrebbero gli attuali soci in costante trattativa con nuovi presunti investitori. Le ultime stagioni hanno temprato i tifosi che hanno fatto il callo a situazioni che sembravano senza rimedio. Nell’ambiente prevale comunque una sensazione di ottimismo anche se le scadenze si avvicinano.