“Riteniamo che chi ha il potere di cambiare le cose, in un territorio, non stia certo ad ascoltare chi si lamenta più forte degli altri ma piuttosto chi avanza proposte mettendo a disposizione la propria competenza dando il proprio apporto”.
Lo dichiara il segretario provinciale della CISL di Agrigento, Maurizio Saia.
“Nonostante la criticità dei problemi – dice Saia -, veramente la soluzione è sotto gli occhi di tutti: i comuni potranno riequilibrare i bilanci, attraverso una rinnovata capacità di riscossione dei tributi locali.
In particolare sulla tassa dei rifiuti pensiamo che le amministrazioni debbano costituire, con il personale che hanno già a disposizione, una task force per far pagare tutti quanti. Bene ha fatto il comune di Canicatti, nella consapevolezza che oggi gli Enti locali vivono sopratutto grazie alla raccolta delle tasse locali.
La vicenda dell’appalto del servizio di raccolta rifiuti nel Comune di Agrigento può e deve diventare un modello anche per le altre amministrazioni comunali.
Lavoratori e sindacato sono disponibili a fare la loro parte, come deve farla il Comune che, in primo luogo, deve migliorare la propria capacità di riscossione, recuperando la parte di evasione che non permette di coprire il costo del servizio, il quale contribuisce fortemente e non solo ad Agrigento, al disequilibrio di bilancio.
La riduzione degli addetti non è la soluzione ultima e neanche la raccolta differenziata da sola può esserlo, infatti è necessario che il cittadino si educhi o si induca a pagare regolarmente il servizio, attraverso anche un sistema di agevolazioni di pagamento che i comuni devono attivare nei confronti di chi ha maggiori difficoltà economiche.
Pagare tutti per pagare meno, i sindaci dovrebbero essere più severi e attenti nella costituzione di servizi deputati a tale scopo, così come lo devono essere i cittadini nel pretendere servizi efficienti e rapportati a quanto versano.
Le regole, con la costituzione delle Società per la regolamentazione del servizio di gestione rifiuti dette SRR, ce le siamo date, adesso sta a tutti gli attori, imprese, comuni, SRR e sindacati mettere in campo le responsabilità e concretamente uscire dall’empasse per evitare ,ancora una volta, un ulteriore declino sociale” conclude Saia.