Il Consiglio comunale di Agrigento, ha votato unanime una mozione proposta dal Movimento 5 Stelle per contrastare il Gioco d’azzardo patologico, una dipendenza comportamentale patologica, prevenibile, curabile e guaribile, in grado di compromettere la salute e la condizione sociale del singolo e della sua famiglia.
I dati forniti dall’Autorità delle Dogane e dei Monopoli (ADM), che per lo Stato Italiano regola e controlla l’intero comparto dei giochi, confermano la grande espansione del gioco d’azzardo in tutte le Regioni d’Italia. Per volume movimentato, il gioco d’azzardo sarebbe la terza “industria” italiana con il 12% della spesa delle famiglie, una raccolta nazionale di circa 80 miliardi di euro nel 2011, circa 380.000 slot machine; oltre 50.000 apparecchi videolottery (VLT); un terzo di tutte quelle esistenti al mondo, con una densità per abitante tripla rispetto agli Stati Uniti.
L’azzardo distoglie enormi capitali dalla spesa delle famiglie; ne soffrono i consumi interni alternativi e allo Stato vengono a mancare quasi 4 miliardi solo in termini di IVA.
In Italia si stimano 15 milioni di giocatori abituali; di questi si calcola che tra i 900.000 e i 2,3 milioni siano a rischio e altri 900.000 abbiano già sviluppato dipendenza. Ad Agrigento, dato del 2014 di un’indagine nazionale condotta da Datanalysis, il 4,80% del Pil è speso in gioco d’azzardo.
Secondo la Relazione 2016 al Parlamento sullo stato delle tossicodipendenze in Italia, è la vicinanza ad attirare gli adolescenti.
La mozione approvata impegna il Sindaco e la Giunta municipale a:
- a richiedere un centro di ascolto che eroghi gratuitamente informazioni e consulenze legali, attraverso il protocollo ANCI Sicilia – Unione Consumatori;
- ad attivare una politica di sgravio fiscale che premi gli esercenti che si impegnino a non installare slot machine – video lottery nei propri locali, o a rimuovere quelle installate, per un periodo temporale di almeno cinque anni, anche in considerazione delle nuove normative fiscali;
- a valutare, in particolare, una riduzione della TASI, per la parte di competenza comunale, agli esercizi che aderiranno alla campagna “NO SLOT”;
- ad adottare un regolamento comunale che, tra l’altro, comprenda l’obbligo da parte del personale operante nell’esercizio della verifica della maggiore età delle persone che accedono tramite esibizione di un documento di identità.
“Si tratta di un importante presidio per la salute e la legalità, un aiuto per tutti quei Cittadini che, cadendo nella ludopatia, mettono a rischio anche i loro rapporti familiari e sociali con gravi ripercussioni economiche sul fragile equilibrio agrigentino” ha dichiarato la consigliera Marcella Carlisi.