“Agrigento è la prossima città che rischia di esplodere per le tensioni sociali dovute all’invasione di profughi, richiedenti asilo e clandestini”.
È quanto dichiara il deputato Alessandro Pagano della Lega-Noi con Salvini, segretario regionale della Sicilia occidentale.
“Le istituzioni locali probabilmente stanno sottovalutando un fenomeno che sta per diventare esplosivo – dice Pagano -. Per esempio un nutritissimo gruppo di agrigentini segnala che a breve un intero albergo in disuso e situato in pieno centro urbano possa essere adibito ad ospitare non si sa quanti minori immigrati non accompagnati, in aggiunta ai migranti già ospitati in altre parti della città. I residenti, preoccupati e allarmati, hanno dato vita ad alcuni comitati spontanei, di via Giovanni XXIII e di viale della Vittoria, in dissenso con questa decisione. Hanno provveduto, inoltre, a una raccolta firme con la presentazione di una istanza al Comune per l’accesso agli atti per verificare la sussistenza nell’ex albergo dei requisiti tecnici ed urbanistici. Considerato il posto e la capienza dell’immobile, c’è la seria probabilità che questo hotel si trasformi in un ghetto all’interno di un quartiere urbano, stante l’assenza di molti requisiti tecnici, con zero possibilità di integrazione per gli ospiti i quali, anzi, saranno facile preda della delinquenza. È quindi il forte rischio che questa situazione possa esasperare gli animi, creare tensioni e problemi legati alla sicurezza e all’ordine pubblico. La decisione sulla città potrebbe essere presa d’imperio e in totale contrasto con la comunità ospitante. Il sindaco Firetto sostiene che non può fare nulla ma le esperienze di molte realtà in Italia e in Sicilia dimostrano che, nel rispetto delle regole, molte cose si possono fare per evitare il peggio. I sindaci leghisti hanno alzato le barricate di fronte a una accoglienza insostenibile e coatta. Perché di questo si parla, di insostenibilità. Per tal motivo, nel dare pieno sostegno alle attività e alle iniziative dei comitati spontanei, chiedo ufficialmente alle autorità competenti la convocazione di un vertice in Prefettura con il prefetto Nicola Diomede, il sindaco Calogero Firetto, il sottoscritto e i rappresentanti del comitato, al fine di risolvere questa situazione, che non può essere tollerata, in sinergia e nel pieno rispetto dei cittadini di Agrigento” conclude Pagano.