“A distanza di settimane, ormai, l’allerta dei residenti di via Giovanni XXIII rimane sempre alta e non possiamo che essere soddisfatti nel leggere che anche altri esponenti politici si siano accodati alla nostra richiesta di incontro con il Prefetto Nicola Diomede. Un incontro, richiesto ormai da tempo, al fine di chiarire la reale situazione sulla paventata apertura di un centro di accoglienza nella centrale via del comune di Agrigento”.
A ritornare sull’argomento emergenza immigrazione è ancora il Capogruppo del PDR Sicilia Futura, Nuccia Palermo, che attende ad oggi chiarezza.
“Siamo convinti che quando si tratta di sicurezza per il cittadino non si debba giocare a far i solisti e proprio per questo l’aver stimolato l’attenzione di altri esponenti politici sul gravoso problema non può che rincuorarci. Bisogna – afferma Nuccia Palermo – entrare in quelli che sono i numeri previsti per l’accoglienza che, a detta dello stesso Primo Cittadino, sono stati abbondantemente superati nella loro quota massima ed il continuare a sottolineare lo stata perenne di emergenza non può giustificare il continuo sovrannumero di presenze”.
“Dato ancor più importante – insiste il Capogruppo e Vice Segretario Provinciale di Sicilia Futura, Nuccia Palermo – è quello dato dalla scarsa programmazione per una politica seria di integrazione all’interno del tessuto economico e sociale del territorio tutto. Non è ammissibile ammassare, nel senso lato del termine, centinaia e centinaia di uomini, mortificando gli uni e modificando in modo disordinato e non programmato la realtà di intere città”.
“Abbiamo interloquito e continuiamo a farlo con gli uffici del comune di Agrigento e con l’amministrazione attiva – conclude Nuccia Palermo – che al momento ufficiosamente ci comunicano che non vi è alcuna richiesta ufficiale relativamente all’apertura del centro di accoglienza in questione. Ma siamo dell’idea che quando le voci di corridoio sono insistenti un fondo di verità è possibile che vi sia e sulla base di ciò, come già richiesto, insistiamo per essere ricevuti, insieme ad una delegazione di residenti, dal Prefetto di Agrigento Nicola Diomede”.