Sopravvivere in Tribunale è possibile ma occorrono almeno 12 qualità. Ne ha parlato Giacomo Ebner, magistrato che in passato ha lavorato negli uffici giudiziari di Agrigento, presentando ieri sera la sua prima opera letteraria “12 qualità per sopravvivere in Tribunale (e non è neanche certo)”.
“E’ la prima e credo che sarà anche la mia unica opera letteraria” ha detto Ebner nel presentare il libro ad una platea composta da avvocati, giudici e personale giudiziario.
“Ho iniziato la mia carriera professionale come avvocato, poi sono diventato giudice. Sono due facce della stessa medaglia. E’ importante per apprezzare il lavoro ed il ruolo degli altri”.
Nel suo libro, Ebner, racconta anche qualche aneddoto della sua vita da giudice agrigentino: “Ricordo che a Licata leggevo i dispositivi affacciandomi alla finestra per evitare il contatto con gli imputati. Sarò ricordato anche per essere stato sommerso da un carico di peperoni vicino Mollarella” ha detto il giudice.
“Nel libro ci sono cose importanti ma trattate in maniera “leggera”. Così – ha concluso Ebner – se il CSM decidesse di aprire un procedimento disciplinare a mio carico, potrò sempre dire che stavo scherzando”.
L’evento ha visto l’intervento del Procuratore della Repubblica, Luigi Patronaggio, che con Ebenr ha lavorato per ben 7 anni, il presidente dell’Ordine degli Avvocati di Agrigento, Vincenzo Avanzato ed il consigliere nazionale dell’Ordine degli avvocati, Antonino Gaziano. Ha moderato Gero Miccichè.
Il libro, sarà presto in vendita presso la libreria “Il Mercante di Libri” sita in Via Atenea ad Agrigento.