Una mappa ad altissima risoluzione del parco archeologico, in due e tre dimensioni, attraverso l’utilizzo di strumenti multispettrali avanzati  di due tipi di drone: un velivolo come l’e-bee e un quadricopter per i voli a bassa quota.

Il Parco, grazie ad una convenzione stipulata con la Duke University, leader nelle digital humanities e in settori di ricerca multidisciplinare, ha avviato una ricerca per investigare aree archeologiche fino ad oggi non visibili con strumenti tradizionali.

“La ricerca permetterà – secondo quanto rende noto il direttore del parco Giuseppe Parello – verifiche e investigazioni
sofisticate che consentiranno di avviare nuove ricerche e probabilmente anche nuovi scavi”.

Il parco virtuale poi sarà interamente ristudiato in ambienti di realtà virtuale come il Dive (Duke immersive virtual
environment).