Buone nuove per la sanità agrigentina e primi concreti passi verso l’assunzione a tempo indeterminato di personale della dirigenza medica e del comparto in provincia.
L’Asp di Agrigento ha infatti formalmente avviato le procedure per reclutare, con immediatezza, le nuove figure professionali con cui potenziare gli organici dando una decisa precedenza ai pronto soccorso e, in generale, all’area di medicina e chirurgia d’accettazione e urgenza. I primi telegrammi sono già in partenza e fanno riferimento a posti vacanti relativi a selezioni precedentemente indette dall’Azienda, inseriti nella vecchia pianta organica e confermati con l’approvazione della nuova. Si comincerà, da subito, assumendo otto dirigenti medici da destinare ai pronto soccorso degli ospedali Asp. La tanto attesa notizia è stata confermata dal commissario dell’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento, Gervasio Venuti, a margine di un proficuo incontro avuto con le organizzazioni sindacali e la RSU aziendale. I provvedimenti di reclutamento, una vera boccata d’ossigeno nel contrastare le criticità legate a carenze di personale sanitario, sono conseguenziali all’approvazione della dotazione organica, già decretata dall’Assessorato regionale alla Salute, e del piano del fabbisogno triennale 2017/2019 trasmesso, in via informativa, proprio alle stesse sigle sindacali.
Nell’annunciare lo sblocco delle assunzioni, accolto con estrema soddisfazione dai sindacati, e l’innesco di quel processo virtuoso che, nelle previsioni, condurrà ad un graduale decongestionamento delle aree di emergenza, il commissario Venuti ha spiegato, nel dettaglio, l’iter che prevede di utilizzare dapprima lo scorrimento delle graduatorie valide presso l’Asp di Agrigento e, successivamente, anche quelle attive presso altre aziende sanitarie regionali. E’ stata inoltre illustrata l’intenzione di rivalutare i criteri di equipollenza fra le discipline mediche nell’intento di poter impiegare in pronto soccorso anche il personale di altre unità operative con il risultato atteso di evitare di gravare su un unico reparto attingendo professionalità, come spesso avvenuto, solo dalla medicina generale. In questo senso la previsione di potenziare anche gli organici di altre unità potrà quindi riflettersi, indirettamente, sull’efficienza dell’area di emergenza. Profittando del clima di sinergica collaborazione con i sindacati e facendo leva sugli spunti ricevuti, Venuti ha anche espresso l’intento di gestire con maggiore efficienza il rapporto tra i servizi territoriali e l’area ospedaliera.
Un primo accorgimento sarà l’istituzione di un servizio di assistenza integrata ADI contigua al pronto soccorso utile a decongestionare il flusso reindirizzando i codici bianchi proprio verso il personale medico in servizio presso la struttura integrativa interna al presidio ospedaliero. Provvedimento, questo, che, per quanto riguarda il capoluogo, fa il paio con la prossima attivazione di nuovi presidi territoriali UCCP al Villaggio Mosè e a Monserrato ed il rilancio di quelli di primo intervento esistenti nella ex sede del “san Giovanni di Dio”. I pronto soccorso Asp saranno anche dotati di dispositivi in grado di stampare dei bar code per l’identificazione dei pazienti che, oltre a garantire maggiore sicurezza, faciliteranno l’immediatezza di alcuni percorsi assistenziali. Stesso meccanismo sarà previsto pure nei singoli reparti anche per quanto riguarda i ricoveri programmati. In area d’emergenza, secondo nuove indicazioni, si farà in modo, ottimizzando le operazioni di filtro e triage, che l’accesso dei pazienti sia consentito con un unico accompagnatore. Questi ed altri interventi, come il potenziamento informatico delle reti di flusso dati dei pronto soccorso, unitamente all’atteso avvio delle procedure concorsuali a tempo indeterminato, sono segni dell’intento forte dell’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento di appianare le difficoltà legate al congestionamento dell’area d’emergenza al fine di implementare gli standard qualitativi delle prestazioni offerte.