Emanuele Farruggia è il nuovo presidente del Consorzio Turistico Valle dei Templi.
E’ stato eletto nel pomeriggio di ieri dall’Assemblea, chiamata a votare il successore di Fabrizio La Gaipa, dimessosi per candidarsi alle elezioni regionali. Farruggia, organizzatore di eventi, ma anche presidente della sede di Agrigento della Cna e recentemente nominato Cavaliere della Repubblica, avrà ora l’incarico di guidare questa importante struttura, impegnata a mettere a sistema l’intera filiera turistica al fine di sviluppare le sinergie utili allo sviluppo socio- economico del territorio.
“Ringrazio i soci che hanno riposto la fiducia nella mia persona e La Gaipa per l’impegno fin qui profuso – afferma Farruggia – si tratta di un riconoscimento di prestigio e gratificante, ma che evidentemente mi carica di responsabilità. Prevarrà ovviamente il lavoro di squadra, ciascuno dovrà dare il proprio contributo e dovrà adoperarsi per riempire di contenuti e di progetti il Consorzio, in modo da renderlo sempre più autorevole ed incisivo nel rapporto con il territorio e con le istituzioni. Ci dobbiamo muovere nel segno della compattezza, ma con intelligenza e pianificazione strategica – sottolinea il neo presidente – per promuovere tutte quelle condizioni ed iniziative, necessarie a garantire un proficuo ed efficace percorso di crescita del comparto turistico nel suo complesso. E in vista della riapertura del Palacongressi del Villaggio Mosè sarebbe opportuno avviare, sin da subito, un momento di confronto con gli enti interessati affinché si arrivi, in tempi rapidi, ad una proposta condivisa per la piena fruizione, in chiave turistica, di questo straordinario impianto. E’ mia intenzione, a cominciare già dai prossimi giorni, – conclude Emanuele Farruggia – incontrare i rappresentanti dei vari organismi istituzionali del luogo per offrire la disponibilità del Consorzio rispetto ad un ragionamento di collaborazione e di propositivo intervento legato a tutte le dinamiche destinate ad incidere sulle attività turistiche. Saremo presenti e faremo sentire le nostre ragioni attorno ad ogni tavolo di concertazione e di interlocuzione. E le ragioni non saranno altro che quelle del territorio, quelle di chi lavora, produce ed eroga servizi”.