“Disponibilità e collaborazione, anche attraverso l’impegno della governance regionale e nazionale”.
I vertici provinciali della Cna Agrigento salutano con soddisfazione l’elezione di un proprio dirigente alla guida del Consorzio turistico Valle dei Templi.
“La passione, la competenza e l’esperienza di Emanuele Farruggia – sottolineano il segretario Piero Giglione e il presidente Mimmo Randisi – rappresentano un assoluto certificato di garanzia per l’avvio di un virtuoso percorso che metta al centro la pianificazione di tutte quelle idonee attività per ridare slancio ed impulso all’intera filiera turistica”.
E proprio da Agrigento è partita, nei mesi scorsi, la nuova scommessa in casa Cna. Direttamente il segretario generale, Sergio Silvestrini, intervenuto in occasione della recente assemblea provinciale quadriennale, aveva lanciato la sfida.
“Prontamente raccolta anche a livello locale – aggiungono Giglione e Randisi – anche perchè il nostro è un territorio molto fertile sotto questo aspetto, ma anche ricco di risorse e professionalità. Tant’è che il canicattinese Francesco Di Natale è stato premiato con l’elezione a vice presidente nazionale del settore Turismo e Commercio e il santangelese Pierfilippo Spoto, con il turismo relazionale, ha incantato i vertici a Roma, con il risultato che sua esperienza diventerà presto modello nazionale della Cna. In questo contesto, il fatto che il presidente della sede di Agrigento della Confederazione sia stato eletto presidente del Consorzio – osservano ancora Giglione e Randisi – non può che darci ulteriore carica e stimolo per provare, tutti assieme, ad imprimere un’accelerazione sulle cose da fare a beneficio del comparto. Va certamente allargato l’orizzonte in modo da coinvolgere tutti i profili professionali, compresi i titolari degli stabilimenti balneari e le guide turistiche, e tutti gli enti ed istituzioni che operano nel territorio. Un lavoro sinergico, costruttivo e condiviso – concludono Giglione e Randisi – per ridare attraverso il turismo, che è la nostra vera fabbrica, linfa e forza all’economia agrigentina”.