Giovedì scorso, presso l’Aula Consiliare del Palazzo di Città, il sindaco Giuseppe Pendolino ha tenuto una conferenza stampa, per mettere a conoscenza i cittadini della difficile e complicata situazione finanziaria in cui versa il Comune di Aragona.
Una conferenza stampa nella quale Pendolino, ha parlato solo di cifre, numeri e di un possibile “piano di rientro” . Ma non ha fatto alcun cenno a responsabilità di alcun tipo delle precedenti Amministrazioni.
“Abbiamo – spiega Pendolino – circa 13 milioni di euro di debiti. Abbiamo un’evasione circa del 35% . E dal 2012 ad oggi, abbiamo un credito nei confronti dei cittadini di circa 7 milioni di euro. Ci stiamo attivando per una lotta serrata all’evasione fiscale”.
“Non voglio dare la colpa a nessuno – continua il sindaco – perché non sono andato a ricostruire da dove partono i debiti. Ma dato che dal 14 giugno 2017, si è insediata la nuova Amministrazione, mi è sembrato giusto rendere conto alla cittadinanza, di quello che abbiamo trovato”.
Ma a conferenza quasi conclusa, alcuni cittadini, presenti nell’Aula Consiliare, hanno rappresentato al Primo Cittadino, l’eccessiva presenza di extra comunitari che vivono nelle strutture di accoglienza di Aragona.
Un discorso che a dir vero esulava dal tema della conferenza, ma che evidentemente i cittadini presenti hanno voluto rappresentare al sindaco.
Attualmente il numero di immigrati presenti nel territorio aragonese è di circa 200. Un numero eccessivo rispetto agli abitanti del paese agrigentini. Cittadini adirati e preoccupati.
Dunque Aragona come Siculiana e Porto Empedocle.
Pendolino dal canto suo, afferma: “Noi queste comunità le subiamo. Al sindaco viene data una semplice comunicazione. E’ la Prefettura che autorizza. Al Comune viene solo chiesto se i locali dove devono essere ospitati i migranti, sono idonei oppure no”.