Il Movimento 5 stelle di Aragona, dopo le Amministrative di giugno 2017, si rivede. E adeguandosi ai nuovi sistemi di comunicazione, lo fa proprio sui social.
Nonostante, nessuno candidato della loro lista, sia riuscito ad entrare in consiglio comunale, in virtù della nuova legge elettorale, i pentastellati non si sono persi d’animo e nell’apposita pagina facebook, in queste ore hanno scritto una lunga lettera pubblica al sindaco Giuseppe Pendolino.
Una lettera, nella quale gli attivisti del movimento, elencano successi e insuccessi della neo amministrazione.
Bastone e carota, come direbbe qualcuno.
Iniziano con parole dure e significative i pentastellati , non lesinando critiche alla minoranza consiliare: “In assenza, sino ad oggi, di una opposizione credibile in consiglio comunale, abbiamo pensato di scriverLe questa lettera”.
Ad onor del vero sino ad oggi, sono stati pochi i consigli comunali indetti. Probabilmente li possiamo contare sulle dita di una mano. Di conseguenza, pare affrettato il giudizio.
Ma solo il tempo, può darci le risposte.
Ma i grillini, dapprima hanno voluto elencare i successi del Primo Cittadino e della sua Giunta.
“Seguiamo con interesse – spiegano – l’andamento della sua gestione della cosa pubblica e non nascondiamo una certa soddisfazione nel notare una buona predisposizione sua e della squadra di governo di cui si è circondato all’ascolto dei problemi e delle esigenze degli aragonesi ed all’attenzione nel cercare di farvi fronte”.
“Assistiamo – continuano i grillini – con piacere che sono stati, per il mese di ottobre, consegnati ai ragazzi che frequentano le scuole superiori gli abbonamenti e che si è rimesso in moto il percorso burocratico- amministrativo per l’assegnazione delle aree da dare in concessione per i loculi cimiteriali”.
Una volta elencati i successi, però, iniziano a toccare il nervo scoperto dell’Amministrazione Pendolino, ovvero L’ACQUA. Ebbene sì, proprio l’acqua, un bene primario che dalle nostre parti farne una scorta, sta divenendo quasi un’utopia.
Tra rotture, pseudo rotture, guasti e riparazioni, i turni di erogazione spesso non vengono rispettati. E i cittadini, in preda alla disperazione, sono costretti ad approvvigionamenti presso privati. Insomma, un incubo.
“Crediamo sia il caso – affermano i pentastellati – di ricordarLe che in molti, non tutti purtroppo ma questa è un’altra storia, paghiamo un canone di oltre 250 euro all’anno per avere un servizio che tale non è, se come nel nostro caso e come per moltissimi altri concittadini, se per poter far fronte alle quotidiane necessità si è costretti ad acquistare forniture di acqua da privati spendendo mediamente da 80 a 100 euro per autobotte e tra settembre ed ottobre è già successo quattro o cinque volte, con un costo di 400/500 euro circa”.
“Alcuni, tra amici e parenti, ci ricordano che altri Comuni fanno pagare l’acqua a consumo con costi anche superiori rispetto a chi paga il canone. A loro rispondiamo che basta attraversare lo stretto di Messina per sapere che viene erogata l’acqua corrente 24 ore su 24 in quasi tutto il resto d’italia e che la gestione della stessa, essendo un bene primario , non può essere regalata a privati, più o meno spregiudicati, ma anche lo stipendificio nonché bacino di voti “Girgenti Acque” è un’altra storia e, anche se voci sempre più insistenti dicono che ci sia proprio la longa manus dell’ENTE GESTORE”.
“Dietro tutto quello che sta accadendo in queste settimane ad Aragona con tutte le inquietudini e le preoccupazioni che ne derivano, non è il caso di aprire questo fronte di conversazione”.