Non era la partita della vita, quella contro la corazzata Catania, ma stavolta l’Akragas ha messo in campo cuore e sudore ed ha perso con onore.
Troppo grande il divario tecnico tra le due formazioni, troppo forte il Catania per poter resistere 60 minuti in inferiorità numerica.
Per il Catania è la quinta vittoria consecutiva, per l’Akragas la settima sconfitta di fila.
Il 2-0 finale, maturato grazie alle reti di Di Grazia (che finalmente ha potuto vendicare se stesso a due anni di distanza) e Curiale rispettivamente al 13° ed al 17° della ripresa. Forse, con un pizzico di fortuna, il risultato sarebbe potuto essere diverso, se il tiro di Gjuci al 13 del primo tempo non fosse stato deviato di Pisseri sul palo. Ma tant’è.
Adesso (per l’ennesima volta) il campo lascerà spazio alle trattative. Senza il subentro di una nuova proprietà, il destino dell’Akragas è segnato.
CATANIA Pisseri 6,5; Semenzato 6,5 (dal 40′ s.t. Esposito s.v.), Aya 7 (dal 40′ s.t. Tedeschi s.v.), Bogdan 7,5, Marchese 7; Caccetta 7, Lodi 7, Biagianti 6,5 (dall’11’ s.t. Mazzarani 6,5); Russotto 7, Curiale 7 (dal 40′ s.t. Ripa), Di Grazia 7 (dal 31′ s.t. Bucolo 6,5). (Martinez, Lovric, Djordjevic, Manneh, Fornito, Rossetti, Correia). All. Lucarelli 7.
AKRAGAS (3-4-1-2) Vono 6,5; Mileto 6, Danese 6, Russo 5,5; Gjuci 6,5 (dal 27′ s.t. Franchi 6), Vicente 6 (dal 44′ s.t. Di Salvo s.v.), Bramati 6 (dal 27′ s.t. Saitta 6), Sepe 6; Longo 6 (dal 40′ s.t. Rotulo s.v.); Parigi 4, Salvemini 6 (dal 40′ s.t. Moreo s.v.). (Lo Monaco, Ioio, Canale, Caterinicchia). All. Criaco 6 (Di Napoli squalificato).
ARBITRO Natilla di Molfetta (Mittica e Gregorio di Bari).
Reti Al 13′ s.t. Di Grazia, al 17′ s.t. Curiale.
NOTE: spettatori 10 mila; angoli 7-2; Espulso Parigi al 30′ p.t. per fallo su Bogdan. Ammoniti Aya, Di Grazia, Danese. Recupero 2′ e 5′