Riceviamo e pubblichiamo

La Sicilia, secondo l’ultima classifica del Sole24ore sulla qualità della vita, si trova con quattro province su nove otre il 90° posto per la “cultura e il tempo libero”.
Questo risultato deve essere guardato attentamente. Se le province della Sicilia orientale si attestano in buone posizioni, ad eccezione di Siracusa al 89° posto, bisogna fare una riflessione su quelle della Sicilia occidentale.
Palermo, capitale della cultura 2020, raggiunge un lusinghiero 73° posto, tutte le altre vanno dal 95° posto di Caltanissetta fino al 109° di Trapani, passando per Agrigento (102°) e Enna (106°).
Che dire?
Molte volte si pensa che avendo un sito archeologico di caratura mondiale significa avere una cultura altrettanto di valore mondiale, così non è.
In queste province la mancanza o la scarsezza di librerie fa modo che i ragazzi hanno difficoltà nel reperire i libri e non sono spinti alla lettura.
Nessun aiuto viene dato dalle amministrazioni locali nel divulgare la cultura tra i giovani. Una politica di incentivi tra i giovani organizzando eventi culturali sarebbe ossigeno per la mente.
Luoghi che hanno dato i natali a scrittori di fama mondiale come Pirandello, Sciascia, Camilleri, Tomasi di Lampedusa, è paradossale e assurdo che gli stessi occupino le posizioni più basse in questa classifica.
Il nuovo parlamento regionale dovrebbe fare qualcosa in merito, aiuti alle famiglie per l’acquisto di libri, aiuto alle scuole per le proprie biblioteche scolastiche, aiuto ai comuni per rimpinguare le biblioteche comunali che, da molto tempo, non ricevono nè acquistano libri di recente edizione.

Dott. Alessandro Accurso Tagano
Coordinatore Regione Sicilia S.I.L. (Sindacato Italiano Librai e Cartolibrai)