L’andamento positivo dell’economia italiana, anticipato dal ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan e confermato dall’Istat nei giorni scorsi, favorisce la moneta europea, che allunga così il suo divario sul dollaro suscitando l’interesse dei trader. I dati incoraggianti riguardanti l’economia italiana nel terzo trimestre del 2017, uniti alla crescita del PIL tedesco oltre il previsto 2,3% annuo, hanno avuto un’influenza positiva sui mercati internazionali e sul valore dell’euro, che ha rafforzato la sua posizione rispetto al dollaro, invitando i trader ad investire nella coppia di valute. Se quest’anno l’euro ha visto un aumento di circa 11,5 punti percentuali sul dollaro americano, la tendenza dovrebbe confermarsi anche per il 2018, rafforzando così il valore della moneta europea come indica la banca svizzera UBS.
La tendenza rialzista è un dato particolarmente interessante per il settore del forex investing, che lavora sul cambio di cross valutari tra cui l’euro e il dollaro, così come sui contratti per differenza relativi alle coppie di monete. L’indicazione sull’andamento dell’euro rispetto al dollaro nel breve periodo è infatti un segnale importante da tenere in considerazione per i trader che intendono investire o hanno già investito in tali cross valutari, e potrà evidentemente contribuire a determinare il successo dell’investimento nei prossimi mesi.
Il ministro Padoan si è detto ottimista per il futuro dell’Italia, e a suo avviso «La finanza sta migliorando e questo è un fatto. Si sta chiudendo una legislatura che offrirà a quella che seguirà un quadro oggettivamente migliore in termini di crescita e finanza pubblica». L’intervento fatto da Padoan nei giorni scorsi è una risposta alle osservazioni della Commissione Europea sulla manovra finanziaria presentata dal governo Gentiloni per il 2018. «Noi non vogliamo nascondere niente a nessuno, il Paese sta migliorando» ha aggiunto Padoan, precisando che il debito del nostro paese «a differenza di altri Paesi d’Europa si sta stabilizzando e sta cominciando a scendere», dando vita ad un «vero punto di svolta sul piano finanziario». Dopo essersi definito un ministro dell’Economia «stranamente ottimista», Padoan ha esortato a considerare i risultati raggiunti durante il suo mandato come una «base di partenza per riprendere lo slancio».
Fa parte della strategia di Padoan anche il calo del debito pubblico, che la Commissione Europea ha ritenuto non sufficiente nella Finanziaria 2018. «Nei prossimi due anni andremo sotto il 130% del PIL, poi da quel momento decelereremo rapidamente sotto il 120% del PIL. Penso che in questo periodo ci sarà una decisa discesa, a condizione che l’inflazione non faccia brutti scherzi e se il PIL continuerà appunto a crescere intorno all’1,5%».
La visione condivisa pubblicamente dal ministro dell’Economia per i prossimi dodici mesi è confortante per gli italiani e interessante per chi opera nel settore del forex trading. Chi investe negli asset valutari, infatti, potrebbe verosimilmente interpretare le previsioni e i dati forniti da Padoan come un segnale positivo per il rafforzamento dell’euro nel 2018.