Il 24 giugno 1967, cinquanta anni fa, nasceva il Museo Archeologico di Agrigento, per mano di due persone che lavorarono a fondo per la sua realizzazione: Pietro Griffo, all’epoca Soprintendente alle Antichità della Sicilia centro-meridionale con sede in Agrigento; e Franco Minissi, architetto e museografo, allora funzionario del Ministero della Pubblica Istruzione, cui facevano riferimento le Direzioni Generali dei Beni Culturali. Fu un progetto innovativo: Minissi, infatti, seguendo il piano espositivo messo a punto da P.Griffo e da E. De Miro, recuperò parti del preesistente monastero cistercense annesso alla chiesa normanna di San Nicola e le inglobò nel museo il cui allestimento era interamente ispirato ai principi della trasparenza e della luce naturale, considerato che domina lo straordinario scenario paesaggistico della Valle dei Templi. Inoltre, il Museo rappresentò il riferimento organico e complessivo che fino ad allora era mancato per l’archeologia di Akràgas, del vasto territorio che gravitava attorno alla città e che giungeva fino all’entroterra della colonia-madre Gela.
Di tutto questo e delle figure dei due studiosi si parlerà venerdì 15 dicembre dalle 9 nel corso di un incontro che nasce con l’intento di attirare sul Museo (contrada San Nicola) la rinnovata attenzione del mondo dei beni culturali e della stessa città di Agrigento, per l’elevato e sempre più attuale valore storico-archeologico, e insieme architettonico, urbanistico e paesaggistico del complesso, nato come Museo nazionale, terza realtà siciliana dopo i grandi Musei Archeologici di Palermo e di Siracusa, che avevano sino ad allora tradizionalmente polarizzato il patrimonio mobile di reperti delle due metà dell’isola. Il seminario farà il punto sulla visione (modernissima) che fu alla base del progetto, rara per un museo archeologico del periodo; e come tale da custodire e valorizzare. Sono in programma interventi di importanti esponenti della cultura, rappresentanti delle Università, delle Istituzioni e dell’Amministrazione Regionale dei Beni Culturali. Saranno presenti anche i figli di Pietro Griffo e Franco Minissi, con un ricordo personale dei loro genitori.
Al termine della manifestazione, e proprio in occasione del cinquantenario, sarà scoperta una targa che intitola a Pietro Griffo il Museo Archeologico Regionale di Agrigento.