Gero Acquisto, segretario provinciale della Uil di Agrigento, invita ed esorta tutte le forze istituzionali, politiche ed economiche a dare un netto cambio di passo per il 2018 che sia veramente un anno che rimetta in moto tutta l’economia e il territorio provinciale.
“Nell’augurare un sereno 2018 a tutti gli agrigentini, alla Uil preme sollecitare da subito tutti per un nuovo anno con un piglio diverso per il nostro territorio.
E’ chiaro che i ritardi accumulati sono drammatici, ma si deve accelerare e, memori degli errori del passato, poter incidere fattivamente sulle problematiche in essere.
E’ inutile elencare il cahiers de dolèances che la Uil per tutto il 2017 ha messo a nudo con interventi e prese di posizione ai governi nazionali e regionali, ai rappresentati del territorio e all’opinione pubblica, dalla penosa situazione delle strade, ai servizi, alla crisi dell’edilizia, alle zone grigie del mondo del lavoro e di tutele elementari che sono mancate, dalle morti bianche allo sfruttamento sull’orario di lavoro e al caporalato, adesso si deve invertire la rotta.
Noi riteniamo fondamentale per qualsiasi azione di sviluppo economico, infrastrutturale, l’aiuto di tutti: uscire dalla mera logica maggioranza-opposizione e di governo e minoranze. Alcuni temi vanno risolti a prescindere: dalla vivibilità, alla sicurezza dei territori, dalle occasioni di lavoro per i giovani e siamo certi che i corpi intermedi quale il sindacato hanno un ruolo fondamentale da filtro e di conoscenza delle problematiche.
Abbiamo registrato questo: un fatto nuovo che il Governo regionale sta ritrattando una serie di diritti finanziari con lo Stato centrale in virtù dello Statuto autonomista, questo può esser l’inizio di un buon viatico, fermo restando che l’autonomia deve portare ricchezza per i siciliani e non per pochi eletti in un processo di autoconservazione che è fuori dal tempo, ma si deve concentrare l’azione di governo in investimenti sul territorio.
Per questo noi crediamo che anche sul Patto per la Sicilia e io Resto al Sud i ritardi devono essere corretti subito, perché anche con la decontribuzione per gli under 35 in Sicilia nel 2018 senza far ripartire cantieri e opere pubbliche, queste forme di agevolazioni senza un’imprenditoria che riparte, sarebbe un pannicello caldo.
Crediamo inoltre che i rapporti di sussidiarietà tra gli apparati dello Stato, da quello centrale fino all’ultimo ente locale, debbano essere incentrati su principi di mutuo soccorso e garanzia dei servizi al cittadino. Infatti non si può delegare una molteplicità di funzioni e poi abbandonare i comuni al proprio destino. Anche questo rapporto politico-istituzionale deve essere rivisto.
Adesso, per concludere, ci aspettiamo come Uil dopo un anno nero, che si possano rendicontare dei risultati che vanno in direzione del territorio, dei cittadini e dello sviluppo attraverso legalità, buona politica, senso delle Istituzioni come base fondante per poter ripartire. Il 2018 per gli agrigentini oltre alla riapertura del Palacongressi che è una buona notizia, si aspettano tante altre aperture e riaperture che già da anni sarebbero potute essere rese fruibili all’intera collettività.”