Oggi  3 dicembre 2018, al Consorzio Universitario si è svolto il Consiglio di Ammministrazione con l’insediamento del nuovo Presidente il Prof. Pietro Busetta.

Nel suo intervento di insediamento il Prof. Busetta  ha ringraziato il predecessore Gaetano Armao per l’ottimo lavoro svolto unitamente a tutto il consiglio, che ha portato  ad un  risanamento e al rilancio del Consorzio ed   ha tracciato alcune linee programmatiche che riguardano la formazione adeguata   alle peculiarità del territorio, la creazione di un centro propulsore per lo sviluppo economico e la possibilità che il Consorzio diventi un laboratorio culturale a servizio del territorio e della sua economia.

Il Vice Presidente Giovanni Di Maida ha illustrato insieme ai consiglieri Antonio Moscato, Paolo Minacori e Giovanni Vaccaro la situazione del Consorzio sul piano finanziario e dei progetti in itinere ribadendo che finalmente si sta attraversando una  fase positiva  rispetto alle criticità del passato e manifestando la piena disponibilità ad una proficua collaborazione.

Il neo Presidente del Consorzio Universitario, prima di insediarsi ufficialmente, ha voluto far visita in Comune, al sindaco di Agrigento, Lillo Firetto.  Nel corso dell’incontro il prof. Busetta ha illustrato le strategie che intende utilizzare per rilanciare il CUA.

“Occorrerà puntare al potenziamento delle facoltà generaliste – ha indicato il sindaco Lillo Firetto – e sviluppare accordi con Università anche diverse da Palermo. È un obiettivo essenziale per garantire il diritto allo studio a fasce sociali deboli della nostra Provincia. Serve poi specializzare la compagine universitaria agrigentina su Archeologia e mediazione culturale. Occorre caratterizzare il consorzio oltre che sul ruolo formativo anche come agenzia di sviluppo del territorio”.

“Gli impegni che abbiamo davanti sono molti – ha proseguito il prof. Busetta. – Continueremo unitamente al Consiglio di Amministrazione a lavorare affinché il Consorzio Universitario possa proseguire in quel ruolo importante di presidio culturale del territorio agrigentino a cui sono particolarmente legato ,  che ha bisogno di una nuova spinta propulsiva di rilancio economico che passa anche attraverso il Consorzio Universitario”.